«Mio marito bloccato per giorni con i piedi sanguinanti per colpa delle formiche». La denuncia choc dall’ospedale Pertini di Roma

Il caso è stato denunciato dalla moglie di un paziente di 86 anni. Per giorni non sarebbe stato fatto alcun intervento

Un uomo, Franco Vezzosi, di 86 anni, è rimasto con le formiche che gli camminavano sul letto d’ospedale per giorni. E lui, bloccato e allettato in una stanza dell’ospedale Pertini di Roma, non ha potuto liberarsi dagli insetti. La sua storia la denuncia oggi su Il Messaggero la moglie, Maria Martini. L’uomo si trova ricoverato nel polo sanitario di Roma Est dal 28 maggio scorso. Nella seconda metà di luglio però è Maria a notare che in quella stanza d’ospedale c’è qualcosa che non va. «Il 22 luglio, verso le 20, tolgo le lenzuola dai piedi di mio marito, allettato e trovo tante formiche che passeggiavano indisturbate – racconta – Ho chiamato immediatamente gli infermieri che mi avevano detto di aver già comunicato da giorni il problema delle formiche nella stanza». La signora, per porre subito un rimedio, si è procurata delle trappole da piazzare ai piedi del letto. «La mattina del 24 luglio torno in ospedale verso le 7 e la situazione era nettamente peggiorata: trovo i piedi di mio marito sanguinanti a causa dei morsi delle formiche che ho tolto personalmente dalle ferite causate da loro», aggiunge la signora al Messaggero. Le formiche riescono a entrare in camera attraverso una crepa sul muro che affaccia direttamente su un giardino. La caposala dispone cambio e pulizia del paziente ma l’uomo si trova ancora ricoverato nella stanza del reparto di medicina. Del caso è già informata sia la direzione ospedaliera del Pertini ma anche la presidenza della Regione Lazio. L’amministrazione Rocca ha chiesto un riscontro in merito a quanto accaduto all’uomo.


La denuncia e i giorni senza intervento

«È assurdo che per alcuni giorni ci sia stato il problema delle formiche che sono entrate indisturbate all’interno di una camera d’ospedale, un luogo che dovrebbe avere livelli elevati di sorveglianza – aggiunge la moglie di Franco Vezzosi – Capisco lo stato di salute di mio marito, ma non posso accettare che le formiche entrino e salgano fin sul corpo di un uomo malato e sanguinante».
La donna va a trovare il marito tutti i giorni. «Cerco, per quanto posso, di alleviargli il dolore – aggiunge Maria Martini – Per diversi giorni mio marito ha avuto a che fare con le formiche nella stanza e nonostante gli interventi fatti è molto grave che a distanza di settimane non si sia riparato il buco nel muro. La direzione ospedaliera ci ha risposto dicendo che gli interventi sono stati fatti, ma a quanto posso vedere tutti i giorni le condizioni della struttura non sono mutate: bisogna sistemare il foro da cui potrebbero rientrare». «Credo che la storia di mio marito non debba ripetersi in nessun ospedale della Regione – conclude la donna – Il mio appello va al presidente della Regione Francesco Rocca, che ha chiesto dettagli alla direzione dell’azienda ospedaliera, perché possa procedere a un controllo a tappeto in tutte le strutture sanitarie regionali. Questo stato di cose è davvero inaccettabile nel 2023, figuriamoci in una zona, come un letto di ospedale in isolamento, dove ci sono persone sofferenti che dovrebbero essere in ambienti protetti e molto controllati».


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