Cosa provoca i terremoti nei Campi Flegrei: il bradisismo, il piano vulcanico e le vie di fuga bloccate

Lo sciame sismico, la frequenza delle scosse e il piano rischio vulcanico

La scossa di terremoto che il 7 settembre ha colpito i Campi Flegrei a Napoli era annunciata. Lo sciame sismico della zona è un fenomeno collegato al bradisismo. Il sollevamento del suolo è cominciato nel 1983-84, quando si sono verificati 16 mila piccoli terremoti in due anni. Tutti con magnitudo inferiore a 3. Dal 2012 l’attività è ripresa in maniera ancora più costante. I comuni di Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Napoli, Monte di Procida e Giugliano hanno aggiornato i piani di emergenza in caso di calamità naturale. In collaborazione con la Regione e l’Alcamir. Ma, spiega oggi Il Mattino, le vie di fuga sono bloccate. E in caso di calamità potrebbe essere difficile abbandonare i luoghi colpiti in tempo utile.


Lo sciame sismico

Il Piano rischio vulcanico Campi Flegrei si estende anche alle altre calamità naturali oltre il terremoto. Prevede l’evacuazione di 350 mila abitanti nella zona in 72 ore. Prevede aree di incontro per la popolazione e l’elenco dei “gate”. Ovvero i cancelli di accesso alla viabilità e allo scorrimento veloce. Ma proprio qui le infrastrutture scontrano ritardi e difficoltà. Il supertunnel che collega la tangenziale con il porto di Pozzuoli è chiuso al traffico. L’apertura, dicono i sindaci, sarebbe imminente. Ma i gate di raccordo con altre zone saranno pronti solo tra un paio di anni. Dovrebbe garantire il passaggio di 600 automobili l’ora. Troppo traffico anche su via Miliscola, via Campi Flegrei, e via Scalandrone. Intanto l’allerta in zona resta di colore giallo.


Cosa causa i terremoti

La sismicità, secondo la comunità scientifica, dovrebbe in ogni caso continuare ancora. L’Ingv ritiene che un contributo rilevante lo dia il sistema idrotermale. Fluidi ed alta pressione contribuiscono in maniera significativa al sollevamento, provocando terremoti e sciami. Secondo altri esperti c’è anche un altro fattore: piccole quantità di magma sono salite fino a 3-4 chilometri di profondità. Contribuendo alla fratturazione delle rocce sovrastanti. E ai sismi. Il bradisismo è quel fenomeno periodico di abbassamento o innalzamento del livello del suolo, relativamente lento sulla scala dei tempi umani ma molto veloce rispetto ai tempi geologici.

Le scosse in trenta minuti

Lo sciame sismico ai Campi Flegrei è caratterizzato da una serie di scosse: almeno quattro eventi in trenta minuti con magnitudo superiore a 1,5. Oppure 10 in un’ora con magnitudo 1. Lo sciame di solito termina almeno tre ore dopo la prima scossa. Quello di giovedì 7 era composto da 17 eventi, iniziati con quello più intenso di magnitudo 3,8. L’ultima crisi di bradisismo, invece, è cominciata dal novembre 2005. Nel 2012 il passaggio del livello di allerta. L’attività sismica nell’area è in aumento. Nel 2022 ci sono state 3.181 scosse, 900 in più rispetto al 2021. Dall’inizio dell’anno sono già arrivate a 4.171.

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