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«Il bonus psicologo? Senza quello per le mie crisi d’ansia mi rimaneva solo lo Xanax»

31 Ottobre 2023 - 07:06 Redazione
sabrina zuccaro bonus psicologo xanax
sabrina zuccaro bonus psicologo xanax
Il racconto di una dei beneficiari: per me è importante andare lì a parlare per un'ora

Il bonus psicologo ha avuto 395 mila domande e il 99% sono state considerata ammissibili dall’Inps. Ma l’istituto ne ha effettivamente finanziato il 10%. Circa 350 mila ne sono rimasti fuori per mancanza di fondi. Tra chi lo ha ricevuto c’è la 47enne Sabrina Zuccaro. Che racconta oggi a La Stampa l’iter per ottenerlo: «Il mio Isee è molto basso, mi sono collegata fin dal mattino, ho completato la procedura e ho sperato che tutto andasse bene». Ma l’Inps all’inizio la inserisce fra quelle non accolte in modo provvisorio: «A quel punto ho smesso di controllare e me ne sono addirittura dimenticata. Ho continuato ad affrontare le mie crisi come potevo».

Lo Xanax e l’Isee

Sabrina Zuccaro infatti soffre di attacchi di ansia da quando aveva 20 anni. «In questi anni ci sono stati periodi migliori e altri invece in cui le crisi sono state particolarmente forti. Quando sono stati davvero invalidanti non ho potuto fare nulla se non cercare di tamponare con lo Xanax. Per vivere faccio le pulizie in un albergo, non ho mai avuto soldi per una vera terapia», spiega a Flavia Amabile. Il 26 settembre 2023 arriva il colpo di scena: la richiesta viene accolta. «C’erano 180 giorni di tempo per usufruirne, probabilmente qualcuno non ha aderito e c’è stato uno scorrimento nella graduatoria che ha portato ad accogliere la mia domanda». Ha ricevuto 600 euro da utilizzare in sedute da 50 euro l’una. «In totale vuol dire che ho diritto a 12 sedute. Il sito offre la possibilità di cercare uno specialista non troppo lontano da casa inserendo il codice postale».

Fedez

Il luogo per lei era importante: «Non volevo che diventasse uno stress andare dallo psicologo obbligandomi a attraversare tutta la città». Ha scelto gli specialisti più adatti alla sua problematica. Ma «i primi quattro mi hanno risposto che avevano deciso di non aderire più perché la procedura si è rivelata troppo complicata. Poi ho trovato una brava dottoressa che invece ha accettato. Per ora abbiamo avuto due sedute, siamo solo all’inizio però sento che per me è importante andare lì per un’ora e parlare. Dopo mi sento meglio e, se non ci fosse il bonus, di sicuro non potrei permettermi questa spesa. Fedez ha chiesto di non cancellare questa misura perché sarebbe come sputare in faccia alle famiglie che ne hanno bisogno? Per una volta sono d’accordo con lui».

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