Tiziana Cantone, il caso è chiuso: si è suicidata

Per i magistrati non è stato omicidio. La reazione della madre: «Amareggiata e delusa»

Il caso di Tiziana Cantone, la 31enne di Napoli trovata impiccata nel 2016 dopo che alcuni suoi video intimi sono finiti senza il suo consenso in rete, è stato ufficialmente chiuso. Dopo quello per istigazione al suicidio, la Procura del capoluogo campano ha archiviato anche quello aperto a maggio 2021 con l’accusa di omicidio contro ignoti. Per i magistrati ormai non ci sono dubbi: Cantone, come sospettato anche nelle prime fasi delle indagini, si è suicidata. «Non vi sono spiegazioni alternative a quella originaria», sostiene il pm che ha formulato la richiesta di archiviazione, poi accolta dal giudice Raffaele Coppola. Un triste e amaro epilogo per i familiari della 31enne.


La madre: «Amareggiata e delusa»

La madre della vittima, Maria Teresa Giglio, si è detta «amareggiata e delusa» ai microfoni del Tgr Campania. «Non me lo aspettavo proprio. Sto per sentirmi male, questa è l’ennesima occasione per mancare di rispetto a una ragazza che non aveva fatto male a nessuno e che, invece, aveva subito tutto il male di questo mondo», ha commentato. Mesi dopo la morte della 31enne, nel 2021, venne riesumato il suo corpo al fine di determinare le cause del decesso e tentare di discernere se si trattasse di un suicidio o di un omicidio. Venne eseguito l’esame della “vitalità del solco” con cui normalmente è possibile distinguere i segni dell’impiccagione con quelli dello strangolamento. Ma gli esiti non portarono ad alcuna traccia di eventuali strangolamenti.


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