Giulio Regeni e il giallo degli ultimi scritti. La legale della famiglia: «Quella scrittura non è la sua»

Scollegate apparentemente tra loro, tradotte in italiano. Chi le ha scritte?

Negli atti allegati all’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni c’è un documento — che Report, in un servizio a firma di Daniele Autieri, mostrerà stasera per la prima volta — che sta sollevando dubbi. Quattro pagine di appunti con parole arabe, scollegate apparentemente tra loro, tradotte in italiano. «Sicuramente in italiano non è la grafia di Giulio e quindi non ci spieghiamo come siano lì» ha detto l’avvocata della famiglia Regeni, Alessandra Ballerini ai microfoni di Report. Quando è stato scritto, prima o dopo l’arresto del giovane? Chi le ha scritte e in quale occasione? La trasmissione stasera, riporta Repubblica, farà luce su questo e altri aspetti della vicenda del giovane italiano ucciso in Egitto. A partire dal ruolo di Noura Wahby, la sua migliore amica egiziana, ricercatrice come lui a Cambridge. È Noura, secondo quanto emerge dall’inchiesta italiana, ad avere contatti, tramite una terza persona, con alcuni agenti della National security. A pochi giorni dall’arresto di Giulio. Ed è Noura, dopo la scomparsa del giudice, a suggerire di contattare i Servizi egiziani. Ma National security afferma, quando invece sono gli uomini del servizio segreto civile oggi ad esser imputati. La trasmissione farà chiarezza anche sull’avvocato Mohamed Khaled El Sayyad. Anche lui in contatto con agenti della National Security, prima dello scomparsa. E anche dopo, spiega Repubblica, quando apre casa di Giulio.


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