Inter, doccia gelata di Zhang: «A repentaglio stabilità del club». Accuse al fondo Oaktree a cui deve 375 milioni entro lunedì

«Voglio rassicurare le centinaia di milioni di tifosi faremo tutto il possibile per proteggere i nostri colori, i nostri valori fondanti e la nostra stabilità», ha dichiarato il presidente nerazzurro

Un post di Zhang che sembrava volere tranquillizzare i tifosi a 48 ore dalla scadenza del prestito da 375 milioni del fondo americano Oaktree, e invece è diventato una doccia gelata per la squadra e i tifosi. Accusando gli americani di avere fatto saltare tutte le trattative messe in campo, Zhang spiega infatti: «Questo comportamento sta ora creando una situazione di rischio per il Club che potrebbe metterne seriamente a repentaglio la stabilità». Anche se dopo avere lanciato una bomba così poi aggiunge: «Voglio rassicurare le centinaia di milioni di tifosi in tutto il mondo che faremo tutto il possibile per proteggere i nostri colori, i nostri valori fondanti e la nostra stabilità».


La tagliola del prestito del fondo Usa che scade lunedì

Lunedì scade infatti il prestito che la Suning di Zhang ha contratto con il fondo Usa, e che ha nelle clausole il pegno sulle azioni della società sportiva e il diritto a incassare il 20% da una eventuale vendita della società. Ben sapendo di non avere le risorse economiche per il rimborso Zhang che da lungo tempo non si è mosso dalla Cina ha cercato nelle ultime settimane di chiudere una trattativa con un altro fondo Usa, il Pimco, che avrebbe dato ad altre condizioni le risorse per il rimborso immediato di Oaktree. Ma quella trattativa non è andata in porto anche per i bastoni messi fra le ruote di Zhang dal creditore attuale. Il presidente dell’Inter sostiene: «Nel corso dei mesi che hanno condotto alla data di scadenza della struttura di finanziamento con Oaktree, abbiamo fatto ogni tentativo per trovare una soluzione amichevole con il nostro partner, compresa l’offerta di molteplici possibilità per Oaktree di ottenere un ritorno finanziario completo e immediato. Purtroppo, i nostri sforzi finora sono stati esasperati da minacce legali e dalla mancanza di un coinvolgimento significativo da parte di Oaktree».


L’ipotesi è dare un altro anno di tempo a Zhang per vendere al meglio l’Inter

Il post sulla stabilità a rischio del club ha irritato e preoccupato non poco i tifosi neroazzurri, che sui social ironizzano sulle frasi di Zhang e si augurano che presto passi la mano per non buttare via tutto quello che sportivamente è stato costruito negli ultimi anni. Nonostante la drammatizzazione del caso è difficile che Oaktree vada a forzare l’incasso del credito ben sapendo di non poterlo ottenere ora. Avendo il diritto di incasso sul 20% della vendita e le azioni in pegno avrebbe convenienza ad allungare la scadenza del rimborso forzando Zhang però a una vendita dell’Inter ad altro investitore in tempi brevi ma non troppo per non rischiare la svendita in emergenza. L’ipotesi più probabile nelle prossime ore è quella dell’allungamento della scadenza di un ulteriore anno costringendo però Suning alla cessione il prima possibile a un prezzo che oltre consentire il rimborso del debito valorizzi adeguatamente l’Inter.

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