Livorno, la Gdf sequestra 134 Topolino: «Altro che made in Italy, sono prodotte in Marocco». E Stellantis ammette il “trucco”

Il provvedimento dopo l’arrivo delle auto al porto: «Quella bandiera sulla fiancata inganna il consumatore»

La Guardia di finanza e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli hanno sequestrato mercoledì 15 maggio 119 Fiat Topolino e 15 Fiat Topolino dolcevita provenienti dal Marocco. A riportare la notizia è stato il quotidiano il Tirreno. I veicoli elettrici e guidabili anche dai 14enni riportavano, infatti, sulla portiera gli adesivi con la bandiera italiana, motivo per il quale i militari delle Fiamme gialle e i funzionari dell’ente statale hanno contestato a Stellantis la fallace indicazione sull’origine del prodotto. «Non sono made in Italy ma fabbricate in Marocco e arrivate a Livorno su una nave merci», è la motivazione del sequestro. Sull’accaduto è intervenuta la stessa casa italo-francese che ha fatto sapere, tramite un portavoce, che «è stato deciso di intervenire sui mezzi in sequestro con la rimozione dei piccoli adesivi previa autorizzazione delle Autorità». 


Stando a quanto riporta la stessa Stellantis, l’adesivo «aveva la sola finalità di indicare l’origine imprenditoriale del prodotto – spiega il portavoce – Infatti, il design della nuova Topolino, che è una auto storica per Fiat sin dal 1936, è stato ideato e sviluppato a Torino da un team di professionisti del Centro Stile Fiat di Stellantis Europe S.p.A., società italiana. Peraltro, – continua – la Società sin dal momento della presentazione del nuovo modello è sempre stata chiara nel dichiarare che questo viene fabbricato in Marocco. Riteniamo dunque di avere operato nel pieno rispetto delle norme, comunicando in modo trasparente il Paese di produzione delle Topolino, senza alcun intento decettivo nei confronti dei consumatori». Il reato contestato è vendita di prodotti industriali con segni mendaci, per il quale, sottolinea il quotidiano con sede a Livorno, risulta indagato il procuratore della Stellantis Europa. Per gli inquirenti, le bandiere tricolori sulle portiere sarebbero state ritenute «segni ingannevoli per il consumatore finale». Le macchine si trovano ora in stato di deposito giudiziario ai terminal Leonardo Da Vinci e alla Cilp, la Compagnia impresa lavoratori portuali, dove sono sbarcate. 


Foto copertina: Fiat/Fiat Topolino

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