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Occhi puntati sulla carbon neutrality

Il viaggio nello stabilimento di Agordo, nel cuore delle Dolomiti, apre a un mondo di idee e strumenti per riuscire a produrre in modo pulito. A guidarci è il COO di EssilorLuxottica Giorgio Striano

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Non lasciare che il carbonio continui ad offuscare la vista del mondo e a mettere a rischio le sue infinite possibilità.

Un obiettivo a breve termine e una promessa da fare alle nuove generazioni su cui EssilorLuxottica scommette da anni. Con gli occhi puntati all’emergenza climatica e alla salvaguardia di un ambiente sempre più a rischio, il pilastro “Eyes on Carbon” del suo programma di sostenibilità (“Eyes on the Planet”) è la dimostrazione di come l’eccellenza italiana legata alla produzione di beni possa diventare altrettanto esemplare nella preoccupazione per il mondo in cui opera. Uno dei capi saldi dell’impegno di EssilorLuxottica è quello di garantire la carbon neutrality per le sue attività dirette entro il 2025 in tutto il mondo, e in Europa a partire già dal 2023. Una strada già tracciata, che vede nel risparmio di energia elettrica una tra le sfide più importanti e necessarie del nostro tempo: l’obiettivo è quello di produrre e utilizzare energia elettrica rinnovabile ovunque sia possibile e arrivare a un mix globale che provenga al 100% da fonti rinnovabili. Dagli impianti a biomassa a quelli di riscaldamento solare, ai fotovoltaici, EssilorLuxottica è riuscita a ridurre drasticamente la dipendenza dai combustibili fossili e quindi le emissioni di gas serra. Traguardi importanti che non possono essere raggiunti senza una strumentazione altrettanto adeguata e sostenibile. Ed è per questo che l’efficientamento tecnologico rappresenta un altro tassello decisivo di Eyes on Carbon.
Grazie a un sistema integrato di galvaniche ecosostenibili, i principali siti di produzione di montature e componenti metallici in Italia e in Cina sono riusciti a raggiungere, ad esempio, una riduzione annuale dei consumi pari a 210 milioni di litri d’acqua e 1.800 megawattora di energia. «Promettere sostenibilità è anche rispettare l’ambiente che ci ospita», dice il Chief Operating Officer di EssilorLuxottica, Giorgio Striano dallo stabilimento di Agordo, nel cuore delle Dolomiti. I 30 ettari di bosco risanati del parco, patrimonio Unesco, in cui sorge l’edificio che ospita 5mila dipendenti, sono l’esempio evidente della particolare dedizione al territorio e alle persone. «Finora, grazie a questo progetto, abbiamo salvaguardato 15.000 alberi e ne abbiamo piantati altri 2.000», spiega ancora Striano, «per migliorare la biodiversità del bosco e incrementare le iniziative per ridurre le emissioni di carbonio». In una filiera davvero sostenibile nessuna parte deve essere lasciata indietro. È per questo che anche le intense fasi di spedizione dei prodotti devono essere gestite secondo i principi green che da anni EssilorLuxottica cerca di sostenere. La politica adottata è quella di spedizioni completamente ecologiche che permettono ai clienti di scegliere modalità di consegne con il più basso impatto ambientale possibile. «Un circolo virtuoso di responsabilità», conclude Striano, «che speriamo possa essere da esempio e stimolo per tutte le altre realtà del nostro settore».
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Proteggere gli alberi per respirare aria pulita.
Il bosco ai piedi delle Dolomiti salvato da EssilorLuxottica

Tra le tante soluzioni di cui disponiamo per ridurre il nostro impatto sul pianeta, ce n’è una tanto semplice quanto incredibilmente efficace: piantare alberi. Oltre a proteggere il territorio e aiutare la biodiversità, i progetti di riforestazione permettono di compensare le nostre emissioni di gas serra e ripulire l’atmosfera. Anche il gruppo EssilorLuxottica ha deciso di fare la sua parte e nel 2020 ha lanciato un progetto di ripristino forestale nel Bellunese, un territorio ai piedi delle Dolomiti che nel 2018 è stato colpito dalla tempesta Vaia. L’iniziativa si sviluppa su un’area di 30 ettari di montagna ad Agordo, alle spalle dello stabilimento produttivo dell’azienda. Il progetto mira a prendersi cura di 15mila alberi, recuperando i tronchi abbattuti dalla tempesta, mettendo in sicurezza il suolo, salvaguardando gli alberi risparmiati e favorendo la crescita di quelli che nasceranno spontaneamente. Accanto a questi sforzi, il piano di EssilorLuxottica prevede la piantumazione di 2mila nuovi alberi, studiati appositamente per aumentare la biodiversità e la resilienza della foresta.
Il nuovo bosco di Agordo non sta solo portando benefici in termini di cattura della CO2, ma ha anche dato vita a un percorso di economia circolare. Il legname raccolto dagli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia è stato riutilizzato per alimentare l’impianto a biomasse, contribuendo alla produzione di energia pulita e rinnovabile. Piantare nuovi alberi, però, non basta. Per ridurre la propria impronta carbonica, EssilorLuxottica ha avviato anche un processo di transizione energetica tutto interno all’azienda, con l’obiettivo di arrivare a un mix globale di energia elettrica che provenga al 100% da fonti rinnovabili. In Italia, gli investimenti in impianti di riscaldamento a energia solare e a biomassa hanno permesso al gruppo di ridurre drasticamente la propria dipendenza dai combustibili fossili. Già dallo scorso anno, inoltre, il 100% dell’energia acquistata dall’azienda in Italia e Francia è certificata a emissioni zero. Anche in Asia e in Nord America, il percorso è tracciato. In entrambi i continenti, infatti, EssilorLuxottica sta accelerando sul ricorso alle rinnovabili, attraverso la creazione di parchi eolici e solari.