Il diritto (negato) di essere transgender

L'inchiesta


Una legge datata che non risponde più ai bisogni sociali e personali, l'obbligo di iniziare una terapia ormonale, la discriminazione a scuola e nel mondo del lavoro: il percorso che devono intraprendere in Italia le persone transgender per accedere alla rettifica anagrafica del genere e del nome è pieno di ostacoli.

Un iter - denuncia la comunità lgbtqia+ - che si fonda su principi e regole che non tengono conto dell'autodeterminazione delle persone trans, né dell'esistenza di persone non binarie che non si riconoscono dunque in uno dei due generi sanciti dallo Stato.

Open ha raccolto le storie di chi vive queste difficoltà ogni giorno e i pareri degli esperti che possono aiutare a comprendere meglio il panorama legale e sanitario che spesso si trasforma in un'odissea medico-giudiziaria.

Il percorso a ostacoli per l'affermazione di genere in Italia
Elia Bonci: «Così lo Stato esclude noi persone trans dal mondo»
L'endocrinologa: «L’obbligo della terapia ormonale è un errore»