Usa, la Corte Suprema blocca l’asylum ban proposto da Trump

Il provvedimento prevedeva il rifiuto automatico delle richieste di asilo dei migranti entrati illegalmente negli Usa attraversando il confine con il Messico

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha bocciato l’ordine esecutivo dell’amministrazione Trump, che puntava a negare l’asilo politico a tutti i migranti che attraversano illegalmente la frontiera con il Messico. Il Governo aveva descritto l’asylum ban come un modo per affrontare la crisi migratoria alla frontiera, ma il provvedimento era già stato bocciato da diversi giudici federali. La Corte Suprema ha semplicemente confermato le sentenze dei tribunali inferiori.


 


“È un duro colpo per l'amministrazione Trump. Invia un segnale forte: ci sono almeno cinque giudici su nove della Corte che ritengono che il divieto al diritto di asilo superi l'autorità statutaria del presidente" scrive Steve Vladeck, analista della Corte Suprema per la Cnn e professore dell'Università del Texas School of Law.

 

Cos’è l’asylum ban?

 

Il 9 novembre scorso, il presidente Donald Trump ha emesso un ordine esecutivo in cui dichiarava che sarebbero state ricevute solo le domande di asilo presentate regolarmente alla dogana. Subito dopo il Procuratore Generale Noel Francisco ha chiesto alla Corte Suprema di dare il via libera al decreto perché necessario per scoraggiare gli attraversamenti illegali, "rischiosi tanto per gli immigrati quanto per i cittadini statunitensi".

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Decisivo per il blocco dell’asylum ban il voto del Giudice capo della Corte Suprema degli Stati Uniti, John G. Roberts, che si è schierato con gli altri quattro giudici di orientamento liberale.