Proteste e arresti tra i manifestanti pro-Gaza, l’Università della California cancella la cerimonia di laurea: «Situazione ingestibile»

La decisione senza precedenti della University of Southern California all’indomani dell’intervento della polizia con 90 arresti

La University of Southern California ha deciso di cancellare la cerimonia di laurea di quest’anno prevista per il prossimo 10 maggio. La decisione s’inserisce nel quadro delle nuove misure di sicurezza perse per la gestione del campus, con le proteste pro-Gaza fattesi sempre più assertive e in alcuni casi violente. Ieri la polizia aveva arrestato 90 manifestanti. La cerimonia di consegna dei diplomi è un appuntamento che attira di solito fino a 65mila persone tra parenti e amici dei neo-laureati. Ma quest’anno non sarà possibile svolgerla: «Impossibile fare i controlli in tempo utile», hanno spiegato le autorità accademiche. L’USC aveva già cancellato alcuni momenti chiave della cerimonia: tra questi i discorsi della “prima della classe” Asna Tabassun e dei laureati ad honorem, il regista Jon Chu e la tennista Billie Jean King. La situazione nei campus americani è sempre più delicata. Negli ultimi giorni le autorità accademiche di sempre più college hanno chiesto l’intervento della polizia per sciogliere le proteste diventate in molti casi violente e antisemite. Molti gli arresti eseguiti. «Comprendiamo che sia deludente. Ciononostante aggiungiamo molte nuove attività e celebrazioni per rendere quest’evento accademicamente significativo, memorabile e unico», ha commentato in una nota l’USC.


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