Ordigni ad Afragola. Salvini: «Lo Stato più forte di qualche balordo»

Il ministro dell’Interno in Campania polemizza con i sindaci contrari al decreto Sicurezza. A Saviano: «Combatte la camorra a parole, io con i fatti»

Otto ordigni sono esplosi ad Afragola nell'ultimo mese. L'ultima, nella nottata di lunedì 14 gennaio davanti a una concessionaria. Le Forze dell'ordine hanno perlustrato il quartiere delle Salicelle, dove si nasconderebbero i capi clan sospettati. Un'altra ipotesi è che dietro agli ordigni si nascondano organizzazioni esterne al territorio, che approfittando di un vuoto di potere momentaneo, stiano cercando di imporre il racket nel comune del napoletano.


Il ministro dell'Interno Salvini in visita alla cittadina campana ha dichiarato: «Lo Stato c'è ed é più forte di qualche balordo». Parlando con i giornalisti al termine dell' incontro ad Afragola ha aggiunto: «Se qualcuno ha pensato di fare qui la voce grossa ha sbagliato».


Riferendosi alle recenti polemiche con i primi cittadini, fra cui quello napoletano Luigi De Magistris, ha detto: «Se qualche altro sindaco disapplica il decreto sicurezza non fa un dispetto a me ma ai napoletani» – ha proseguito - «un ministro dell'Interno non può cambiare la testa di un sindaco per decreto».

«Basta occupazione abusiva di alloggi» ha affermato Salvini – parlando nel corso della conferenza stampa - riferendosi al Rione Salicelle, dove si recherà in visita. Qui oltre un terzo degli alloggi è occupato abusivamente e , come detto, si sospetta si nascondano i responsabili degli attacchi incendiari. 

Non è mancata la consueta polemica con lo scrittore Roberto Saviano che ha bollato la visita di Salvini come un'«inutile passerella, magari in divisa». A stretto giro la replica del viceministro: «Saviano? Combatte la camorra a parole, io con i fatti».