Stasera in Tv: film e programmi del 30 gennaio 2019

di OPEN

Da «Il giovane favoloso» con Elio Germano a «Lo chiamavano Jeeg Robot» con Luca Marinelli, passando per «La solitudine dei numeri primi» con Alba Rohrwacher e «Insieme a Parigi» con Audrey Hepburn

Oggi l'occasione per parlare di cinema ce la offrono su un piatto d'argento. A Roma, infatti, un gruppo di ragazzi ha messo su un'esposizione che ripercorre i mutamenti giovanili nella società italiana attraverso le firme dei grandi registri. E allora, vediamo cosa offre il palinsesto Tv per cavalcare questa sana ondadi cinefilia tra i millennial.


Su Netflix, nella sezione film italiani, si può trovare qualche piccola chicca – anche se la piattaforma ha ancora molto da fare in merito a selezione internazionale. Alcuni grandi volti della scuola romana spiccano tra il menù a tendina dell'ente: Elio Germano, Luca Marinelli, Alba Rohrwacher, rispettivamente in Il Giovane favoloso, Lo chiamavano JeegRobot e La solitudine dei numeri primi.


Il giovane favoloso (2014) è un biopic su Giacomo Leopardi diretto da Mario Martone, vincitore di 4 Nastri d'Argento, 5 David di Donatello e un Golden Globe. La bravura degli attori spinge la pellicola cinematografica verso il confine con l'opera teatrale, alternando picchi drammatici (il rapporto con il padre e con le mura domestiche) e slanci di poetica leggerezza (il rapporto con la natura e con Fanny). Certo, il film è poco indicato per chi tende a distrarsi facilmente. Ma è più che lecito: il "desiderio di infinito" ha bisogno di un grande slancio motivazionale.

Su tutt'altro binario viaggia Lo chiamavano Jeeg Robot(2015), il film di Gabriele Mainetti che ha sdoganato i supereroi nel cinema italiano. Ambientato tra una fatiscente periferia romana e un Tevere radioattivo, la storia segue la sfida tra un clan criminale gestito da lo Zingaro (Marinelli), tanto comico quanto agghiacciante, e un ladruncolo (Claudio Santamaria) che, dopo esser caduto nel fiume, si ritrova ad avere dei poteri paranormali. Notevoli – e già storiche – le cover intonate da Marinelli di Non sono una signora di Loredana Berté e Un'emozione da poco di Anna Oxa.

I più attenti ricorderanno che Luca Marinelli era comparso già in tempi non sospetti ne La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino. Nello stesso periodo, aveva interpretato il protagonista in La solitudine dei numeri primi (2010), il film tratto dal romanzo premio strega di Paolo Giordano. Nel ruolo di Mattia, aveva accompagnato Alba Rohrwacher (Alba) lungo la drammatica storia di due giovani solitari segnati da un'infanzia difficile e una maturità naufragata. Lei, a causa di un complicato rapporto con il padre e con le compagne di scuola, è vittima dell'anoressia per tutto il corso della sua vita. Lui, dopo un trauma legato alla scomparsa in tenera età della sorella, farà i conti continuamente con istinti suicidi.

Non ci crederete: nonostante il cinema italiano rappresenti una delle manifestazioni artistiche (e intellettuali) più alte a livello mondiale, c'è ancora chi si ostina a preferire i classici americani. Se siete tra questi, non temete: noi di Open non siamo qui per giudicarvi. Anche stasera vi veniamo incontro con una produzione hollywoodiana particolarmente stuzzicante: su Sky Cinema Classic alle 21 c'è il filmInsieme a Parigi (1964) di Richard Quine. Audrey Hepburn e William Holden si sdoppiano attraverso due storie parallele, una reale tra lo sceneggiatore e la sua dattilografa, l'altra tra i protagonisti del film che stanno scrivendo, "La ragazza che rubò la Torre Eiffel". Entrambe d'amore, ça va sans dire.

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