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Da un liceo italiano ai satelliti nello spazio, gli italiani che hanno vinto Zero Robotics

01 Febbraio 2019 - 18:28 Valerio Berra
Arrivano da Vercelli e da Livorno, frequentano le scuole superiori e sono riusciti a vincere una gara internazionale di robotica aerospaziale. La storia del The Dark Team of LSA e dei Crab Nebula

Si inizia a programmare nelle aule di un liceo italiano, durante le ore di informatica. Tra una lezione di storia e una di matematica. Si finisce a guidare micro sonde a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. È quello che è successo a due squadre di studenti italiani, una di Vercelli e l’altra di Livorno. Il The Dark Team of LSA (IIS – Liceo Scientifico Avogadro) e il Crab Nebula (Liceo scientifico Cecioni) sono arrivati alle finali di Zero Robotics, una campionato internazionale basato sulla robotica aerospaziale organizzato dalla Nasa e dal Massachusetts Institute of Technology(Mit) di Boston. Lo scopo è trovare il sistema migliore per guidare glic, piccoli satelliti ospitati nella Stazione Spaziale Internazionale. Questa volta chi ha partecipato alla competizione doveva creare per agganciare un satellite spazzatura e portarlo verso la Terra. Una procedura che potrebbe diventare molto utile, visto che la Nasa ha stimato che oltre 500mila detriti spaziali ruotano attorno alla Terra, minacciando i satelliti attivi.

Il podio di Zero Robotics, tutto italiano

Il The Dark Team of LSA è nel gruppo dei tre vincitori, una super squadra composta anche da due team di studenti statunitesi. I Crab Nebula sono secondi, sempre insieme a due squadre americane.Il 28 gennaio sono volati ad Alicante, in Spagna, per vedere in diretta i loro codici applicati ai satelliti della Stazione Spaziale Internazionale. Oltre a loro, fra i finalisti ci sono anche altri team italiani provenienti sempre dalle stesse due scuole, gli House of Coders del Liceo scientifico Vercelli e gli Lsa Tea Party, sempre dell’IIS Avogadro. Le finali si svolgevano in contemporanea tra Alicante e il Mit di Boston. E così due squadre della spedizione italiana sono volate negli Stati Uniti, fra qui gli Zrighi del liceo Righi di Napoli, i ragazzi che avevano fatto un appello (con qualche polemica) proprio per ottenere i fondi necessari a finanziare questo viaggio.

Dal 2011 quattro squadre sul podio per ogni edizione

Il successo tricolore si deve anche all’impegno con cui l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e la Rete Robotica a Scuola hanno promosso questo concorso. Secondo l’Asi sono stati oltre 700 gli studenti che negli ultimi otto anni hanno partecipato a Zero Robotics, tanto che nelle prossime settimane dovrebbe partire un campionati dedicato solo alle squadre del nostro Paese. Che l’Italia porti bene allo Zero Robotics deve essere diventato chiaro anche agli stranieri. Una delle squadre che hanno conquistato la medaglia d’ora insieme a The Dark Team of LSA ha scelto di chiamarsi Spaghetti Code, anche se arriva dalla scuola superiore di Cedarburg, Winsconsin. Potrebbe sembrare solo un omaggio al nostro Paese ma nel gergo informatico l’espressione«Spaghetti Code» indica anche un codice sorgente complesso o incomprensibile. Stringhe di comandi intrecciate e sovrapposte, esattamente come un piatto di spaghetti.

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