30 anni di web, la prima pagina mai creata è ancora consultabile

Il 12 marzo 1989 è stato presentato il progetto sui cui è costruita la rete che usiamo ogni giorno per informarci, fare pagamenti e comunicare. All’inizio si chiamava MESH e doveva servire ai ricercatori del Cern di Ginevra per i dati delle loro ricerche

Le relazioni, i soldi, l’informazione, la politica e il sesso. Il World Wide Web è il sistema grazie a cui la rete internet ha iniziato a collegare fra di loro le persone. La differenza fra queste due tecnologie è semplice. Per internet si intendono le infrastrutture che permettono il passaggio di dati. Come se fosse una rete ferroviaria su cui viaggiano le nostre informazioni. Il web è un servizio che sfrutta le tecnologie di questa rete per creare degli spazi virtuali che possono essere consultati dagli utenti, dove leggere testi, vedere foto e video.


Il Big Bang del World Wide Web ha una data precisa: il 12 marzo 1989. È qui che Tim Bernes-Lee, un ricercatore del Cern di Ginevra, presentò per la prima volta questo progetto, anche se ai tempi si chiamava MESH. L’idea, a cui lavorò anche Robert Cailliau, era quella di creare un sistema basato sui collegamenti ipertestuali per gestire meglio i dati raccolti dai 17 mila ricercatori che lavoravano nel centro svizzero. Le iniziative per celebrare questo anniversario sono state molte, fra cui l’immancabile Doodle di Google.


La prima pagina web, ancora consultabile

Dopo la presentazione del progetto e qualche mese di rodaggio, nel 1990 è stata pubblicata la prima pagina web. Si trattava di qualcosa a metà tra una voce di Wikipedia e un tutorial di Aranzulla. Una pagina fatta solo di testo in cui viene spiegato come funziona la creatura di Berners-Lee. La pagina è stata aggiornata negli anni successivi, ma si può ancora consultare a questo indirizzo.

Le prime parole mai apparse sul web sono state: «Il World Wide Web (W3) è un’iniziativa di recupero di informazioni ipermediali su vasta scala che mira a fornire un accesso universale a un grande universo di documenti». Da questa pagina partono molti link che portano ad altre pagine, a cui si può accedere attraverso collegamenti ipertestuali. Un sistema che chi ha iniziato a studiare informatica sui banchi di scuola negli anni ’90 conosce molto bene.

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La prima pagina web mai creata, una guida per capire come funzionava la nuova invenzione

A 30 anni dalla sua invenzione, Berners-Lee è tornato al Cern di Ginevra. Qui ha spiegato su cosa deve puntare il web per continuare ad evolversi e diventare sempre di più un servizio dedicato agli utenti.

I punti sono due, il primo è quello di garantire l’accesso a tutti. «La lotta per il web è una delle battaglie più importanti del nostro tempo. Abbiamo la responsabilità di assicurarci che il web sia riconosciuto come un diritto umano e costruito per il bene pubblico».

Il secondo invece è tutto sulla sicurezza. Non può esistere ancora un Far Web in cui ci si muove al di là delle leggi: «I governi hanno la responsabilità di proteggere i diritti e le libertà delle persone online. Piattaforme e prodotti devono essere progettati tenendo presenti la privacy, la diversità e la sicurezza».

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