Trento e non solo: spuntano manifesti fascisti per il centenario dei Fasci di Combattimento

I cartelloni, affissi abusivamente, celebrano l’anniversario della fondazione del movimento che diede poi vita al Partito Nazionale Fascista. Nel capoluogo Trentino l’amministrazione avvia le indagini

Trento, Sant’Antioco, Mestre – e potrebbero essercene altri -sono i comuni che nelle ultime ore hanno visto affissi, nelle vie della città, manifesti di matrice fascista per il centenario dei Fasci di Combattimento, anniversario che ricorre nella giornata del 23 marzo. Non avendo però nè timbri, nè segnalazione della provenienza (e cioè non è indicato da chi sono stati prodotti), si tratta di manifesti abusivi che, però, occupano spazi che l’amministrazione comunale concede per la pubblicità «regolamentare». Tant’è che l’amministrazione ha deciso di avviare degli accertamenti in vista di un esposto in procura.


Trento, le indagini del Comune

Nel capoluogo trentino, il Comune ha scoperto quanto era accaduto evidentemente nella notte, solo questa mattina. La prima decisione è stata quella di mobilitare l’ufficio competente, l’Ica (Imposte comunali affini che gestisce gli spazi) per coprire  i manifesti, ma nel pomeriggio dall’ufficio del Sindaco hanno fatto sapere che ai vigili urbani è stato dato l’incarico di svolgere i primi accertamenti per individuare gli autori dei manifesti e mandare tutto agli inquirenti. Nel pomeriggio l’Anpi locale aveva diffuso un comunicato in cui chiedeva l’apertura di una indagine d’ufficio: 


Chiediamo alle istituzioni di attivarsi immediatamente affinché i manifesti illeciti e illegittimi siano immediatamente rimossi e i responsabili siano perseguiti ai sensi della XII^ disposizione finale della Costituzione che vieta la ricostituzione sotto qualsiasi forma del partito fascista, e delle leggi Mancino e Scelba,  che sanzionano ogni forma di fascismo e di razzismo.  

Enrico Paissan, membro dell’Anpi di Trento, ha commentato la vicenda con Open: «Questa è un’azione pianificata. L’hanno fatto anche a Bolzano, Laives. Abbiamo chiesto di fare indagini seriamente, di arrivare a setacciare anche la camera di commercio per risalire alla stamperia che si è occupata di questo scempio. Non è difficile, ci vorrà solo del tempo. Nel Trentino è stata colpita l’unica zona che non è mai stata di destra. E’ iniziata la deriva e la colpa è del contesto storico in cui stiamo vivendo».

L’appuntamento di Milano

La giornata di domani si annuncia in ogni caso complicata: è l’anniversario della nascita del movimento politico fondato a Milano da Benito Mussolini il 23 marzo 1919 – i Fasci di Combattimento-, erede del Fascio d’azione rivoluzionaria del 1914. Lo stesso movimento, il 10 novembre 1921, diventerà il Partito Nazionale Fascista. L’azione più clamorosa l’ha lanciata il gruppo musicale ZetaZeroAlfa, legato a CasaPound, convocando per domani una iniziativa musicale a pochi passi dal cimitero Monumentale di Milano. La prefettura ha diffuso un comunicato per ribadire che «non sarà consentita alcuna manifestazione» che abbia «carattere commemorativo o rievocativo» del centenario della fondazione dei fasci di combattimento, ma c’è molta tensione e già al mattino è stato convocato un presidio antifascista. Nella stessa giornata, a Prato, Forza Nuova scenderà in piazza per manifestare «contro i cinesi», a detta loro.