Stupro sulla Circumvesuviana, rilasciato un altro indagato. La vittima: «Delusa e amareggiata »

Dopo Alessandro Sbrescia, torna libero anche il 19enne Antonio Cozzolinio, uno dei ragazzi accusati di aver stuprato una ragazza in una stazione della Circumvesuviana lo scorso sei marzo

Erano stati fermati in tre per lo stupro avvenuto nella stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano. Lo scorso marzo, i tre ragazzi, tra i 18 e i 20 anni, erano stati accusati di aver stuprato una ragazza di 24 anni nell'ascensore della stazione locale della linea ferroviaria.


Ora il Tribunale del Riesame di Napoli ha disposto la scarcerazione di Antonio Cozzolino, 19 anni, un altro dei presunti aggressori, dopo quella avvenuta la scorsa settimana dell'accusato più giovane, il 18enne Alessandro Sbrescia.


La vicenda

Il referto medico aveva confermato la violenza di gruppo e l' evidente mancanza di consensualità. I tre ragazzi si trovavano in custodia cautelare, ma gli avvocati hanno fatto ricorso ottenendo la scarcerazione per due di loro.

La storia aveva riaperto il dibattito pubblico sulla necessità di pene più severe per gli stupratori. Ma due dei ragazzi, che – lo ricordiamo – sono innocenti fino al terzo grado di giudizio – si trovano ora in libertà.

Gli indagati avrebbero provato ad abusare della ragazza già venti giorni prima dell'accaduto e sarebbero riusciti ad attirarla, due settimane dopo, con la scusa di fumare uno spinello in loro compagnia.

A quel punto, la ragazza sarebbe stata violentata a turno dentro il vano dell'ascensore mentre uno degli altri due teneva ferme le porte. Le telecamere di sorveglianza avevano ripreso tutto l'episodio.

La reazione della vittima

«Non mi spiego questa decisione, eppure ho raccontato per ore prima alla polizia e poi al pm quello che è successo. Se avessi saputo che sarebbe andata a finire così non avrei denunciato», ha dichiarato la vittima.

Forte reazioni sono arrivate anche dal mondo politico:«Non sta a me entrare nel merito della decisione presa, ma permettetemi di dire che è una vergogna che, a poche settimane dalla violenza, due di quei tre delinquenti siano già liberi di andarsene in giro a farsi i cavoli propri», ha commento il vicepremier Luigi Di Maio su Facebook.

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