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Le 6 frasi per capire il libro di Greta Thunberg contro il cambiamento climatico

Attorno alla figura dell'attivista svedese, diventata icona globale dell'ambientalismo giovanile, continuano a girare esagerazioni e falsità. Il libro risponde ad alcune domande riguardo al suo rapporto con i genitori e all'origine della sua conversione ambientalista. Ma solleva altri interrogativi, più importanti, sfidando il lettore ad assumersi le proprie responsabilità verso il pianeta che ci ospita

La nostra casa è in fiamme. È un avvertimento, ma anche il titolo del primo libro di Greta Thunberg, la ragazza svedese che è diventata il volto dell’attivismo studentesco contro il cambiamento climatico. Le prime pagine del libro offrono una conferma per chi teme che si tratti di una semplice agiografia. Il racconto si apre con una raccolta dei suoi discorsi più importanti, alcuni semplici post su Facebook (questa è l’epoca in cui viviamo).

Seguono alcune delle sue gesta: Greta piange per le immagini delle isole di plastica nel Pacifico, Greta combatte sui social contro i negazionisti del cambiamento climatico, Greta sprona i suoi coetanei a fare di più eccetera eccetera. Un tributo degno di un Martin Luther King o di un Nelson Mandela, che stride con quello che, fino a oggi, Greta e il movimento a lei ispirato sono realmente riusciti a ottenere.

Dopotutto la giovane eroina imbronciata – che sgrida i genitori quando volano in giro per il mondo e rimprovera i miliardari a Davos di aver mandato il pianeta a benedirsi – ha principalmente il merito di aver ripetuto parole già pronunciate per decenni da attivisti, scienziati o semplici cittadini in giro per il mondo ma in un megafono nuovo, quello dei social media.

E in questo ha sfruttato, se così si può dire, il momento storico in cui ci troviamo in cui il campanello di allarme ambientale squilla più forte ed è sentito e accolto da più persone rispetto a prima. Le vanno ovviamente riconosciuti anche l’impegno, la lucidità e, certo, la determinazione. Aggiungiamo anche l’idealismo, il coraggio morale e la precocità.

«Sarete voi a salvare il mondo»

Per fortuna il libro non è semplicemente il Vangelo secondo Greta, ma parla della conversione ambientalista dell’intera famiglia e, soprattutto, del rapporto tra genitori e figli. Due generazioni che si trovano in conflitto tra di loro per le colpe degli adulti, i quali non sono stati in grado di affrontare in tempo la crisi ambientale verso la quale andiamo incontro. Mancano 12 anni per salvare il pianeta, come ci ricorda il famoso rapporto dell’Intergovernmental panel on climate change (IPCC), manifesto del giovane movimento ambientalista.

Le conseguenze di questa crisi verranno vissute, per ragioni anagrafiche, soprattutto dalla generazione di Greta e da quelle successive, che quindi si vedranno costretta a fare quello che prima non è stato fatto. Come racconta Greta: «Tutti gli insegnanti dicono la stessa cosa, […] “Sarete voi a salvare il mondo.” Sì, ce l’hanno già detto. Ma non sarebbe così stupido se almeno ci voleste aiutare un po’».

Due generazioni in conflitto ma anche unite nella sofferenza di fronte a una crisi globale e, nel caso della famiglia Thunberg, da un comune senso di disadattamento. Nel caso di Greta, di sua sorella Beata e della madre, la nota cantante lirica svedese Malena Erman, voce narrante del libro, questo disagio affonda le sue radici in disturbi neuro-psichiatrici. A Greta è stata diagnosticato la sindrome di Asperger, il disturbo ossessivo-compulsivo e il mutismo selettivo. A undici anni è caduta in depressione e ha smesso di parlare, complice anche il disagio provato per la crisi ambientale.

A Beata invece è stato diagnosticato l’Adhd, come la madre Malena, ma con tratti di Asperger, disturbo ossessivo-compulsivo e disturbo oppositivo provocatorio. Disturbi che si trasformano in una forma di disadattamento nel momento in cui la società non è in grado di fornire soluzioni adeguate. È da questo parallelo tra malessere personale e malattia sociale, tra l’ambiente inquinato dall’azione dell’uomo e l’uomo avversato dalla propria natura, che la storia scritta nel libro trae la sua forza.

La redenzione

Il racconto fatto dalla madre di Greta della propria conversione è anche un mea culpa, un’ammissione di colpevolezza non soltanto in quanto adulto, ma anche in quanto celebrità. La stessa Greta fa notare alla madre – tra i suoi tanti rimproveri – che sono poche le celebrità che si battono per le cause ambientali, in modo giusto. E quelle che lo fanno, come il fondatore di Virgin Richard Branson o Leonardo Di Caprio, mancano di coerenza nella propria vita privata. I voli in aereo sono il simbolo preferito da Malena Erman per rappresentare questa ipocrisia, la rieducazione scientifica (e comportamentale, sulle orme della figlia), il primo passo per sconfiggerla.

Le sei frasi per capire Greta Thunberg, e la sua famiglia

  • Le nazioni ricche, come la Svezia, devono cominciare a ridurre le emissioni di almeno il 15% ogni anno. Solo così possiamo mantenere l’obiettivo di restare sotto i 2 gradi di aumento delle temperature
  • L’idea di uno sciopero scolastico mi piaceva. Così l’ho sviluppato e ho cercato di convincere altri giovani a unirsi a me, ma nessuno era interessato […] Il 20 agosto sono andata sedermi davanti al Parlamento svedese. Ho distribuito volantini con una lunga lista di dati sulla crisi climatica e spiegazioni del motivo per cui stavo scioperando. E poi ho postato la mia protesta su Twitter e Instagram, cosa che presto l’ha fatta diventare virale. A quel punto hanno iniziato a venire giornalisti e i quotidiani
  • Ci troviamo nel bel mezzo di una crisi della sostenibilità di cui il riscaldamento globale rappresenta un aspetto, ma se le regioni dell’Africa occidentale che vanno a rotoli ​​​sono una conseguenza di questa crisi, la siccità del Medio Oriente un’altra e l’aumento del livello delle acque negli Stati insulari dell’oceano Pacifico una terza, nella nostra parte del mondo la crisi si manifesta anche sotto forma di malattie da stress, isolamento e file sempre più lunghe nei reparti di psichiatria infantile
  • I disturbi psichici nei ragazzi tra i dieci e diciassette anni sono aumentati di oltre il 100% in dieci anni. Secondo il rapporto della Commissione nazionale per la Sanità del dicembre 2017, quasi 190mila bambini e giovani in Svezia soffrono di qualche forma di disturbo psichico
  • Secondo il servizio per la compensazione climatica di Arlanda, una persona che vola in classe economica da Stoccolma a Tokyo e ritorno produce 5,14 tonnellate di anidride carbonica[…] Secondo la Banca mondiale, la media di emissioni di un abitante dell’India è di 1,7 tonnellate all’anno. In Bangladesh è di 0,5 tonnellate
  • Nel 2017 9 milioni di persone sono morte per l’inquinamento[…].Nel 2017 i ricercatori tedeschi hanno constatato che il 65-70% degli insetti è scomparso
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