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Chi è la gip Graziella Luparello, l’ex poliziotta che ha aumentato la pena a Montante

11 Maggio 2019 - 14:42 OPEN
Durante il processo per associazione a delinquere all'ex presidente di Confindustria Sicilia, la giovane giudice aveva sventato un suicidio al secondo piano del Tribunale

Graziella Luparello è una giudice per le Udienze Preliminali al Palazzo di Giustizia di Caltanissetta. Nelle ultime 24 ore si è resa protagonista di due episodi che hanno attirato l'attenzione mediatica: da una parte ha aumentato la pena ad Antonello Montante, ex presidente di Sicindustra accusato per associazione a delinquere; dall'altra, durante la pausa pranzo dallo stesso processo, ha sventato un tentativo di suicidio.

Nata ad Agrigento nel 1975, si è diplomataalliceo classico. Dopo la maturità, Luparello si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Palermo. Durante gli studi universitari si arruola nella Polizia di Stato, lavorando tra la sua città e quella di Reggio Calabria, fino a che nel 2010 non accede al concorso in magistratura. Grande appassionata di letteratura, nel 2009 ha pubblicato un libro di narrativa per ragazzi, scritto insieme al padre Carmelo, dal titolo Caro tenente (La Medusa).

Quel suicidio sventato in pausa pranzo

Nonostante la carriera da magistrato, Luparello non ha dimenticato la formazione poliziesca. Durante un pausa del "processo Montante" del 9 maggio, la giudice si è accordta che al secondo piano del Tribunale c'era un uomo che minacciava di gettasi dalla finestra.

Le suppliche dell'uomo erano dirette al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, affinché lo aiutasse in qualche modo a riparare a una giustizia che aveva subito. Ma mentre una folla di curiosi si era radunata fuori dall'edificio. Luparello non ha esistato a intervenire. «Dammi la mano», ha detto afferrandogli il braccio. «Tanto se vuoi mi trascini tu giù; io sicuramente non riesco a trascinarti dentro».Al termine della "missione" improvvisata, Luparello è tornata tranquillamente in aula per riprendere il processo.

Il processo Montante

Il contesto del processo è piuttosto particolare: l'imputato è l'ex paladino della legalità di Confindustria Sicilia, accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e accesso abusivo a sistema informatico. "Paladino della legalità" perché l'ex presidente di Sicindustria aveva nascosto l'intero sistema di spionaggiodietro l'ideazione di un rating antimafia per il controllo delle imprese.

Prima dell'udienza preliminare, il pubblico ministero aveva chiesto 10 anni e sei mesi di reclusione per Montante. Una pena che Luparello ha giudicato troppo leggera, trasformandola in una condanna a 14 anni.

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