Gucci non farà più sfilare modelle minorenni

Nel 2017 era morta in Cina di una modella russa quattordicenne dopo 12 ore di sfilata 

Gucci, Balenciaga e Alexander McQueen non useranno più modelle minorenni per sfilate o pubblicità, escluse quelle in cui si pubblicizzano prodotti per bambini. Queste nuove restrizioni saranno attive nel 2020. Lo ha annunciato Francois-Henri Pinault, presidente e amministratore delegato del gruppo Kering, che comprende anche Yves Saint Laurent e Bottega Veneta, al summit della moda di Copenhagen. 


«Dal nostro punto di vista, la maturità psicologica delle modelle maggiorenni è più appropriata al ritmo e le richieste di questa professione», ha affermato Marie-Claire Daveu, responsabile della sostenibilità di Kering. 


«Come gruppo globale del settore del lusso, siamo coscienti dell'influenza delle immagini sulle giovani generazioni», ha affermato Pinault, «Crediamo che sia nostra responsabilità mettere in atto le migliori abitudini possibili e speriamo di creare un movimento che possa incoraggiare gli altri a fare lo stesso». 

Già nel 2017, Kering aveva firmato un regolamento insieme a LVMH (il gruppo di cui fa parte Louis Vuitton, Christian Dior, Celine e Givenchy) che fissava a 16 anni il limite minimo di età per le modelle e proibiva l'utilizzo della taglia 36 per le pubblicità.

È da anni che il fenomeno delle modelle minorenni è messo in luce dai media. La tensione si era ulteriormente alzata nel 2017 con la morte in Cina di una quattordicenne modella russa, apparentemente sprovvista di assicurazione sanitaria, dopo 12 ore di sfilata. 

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