«In aumento i casi di tumore al colon retto tra gli under 30»: l’allarme dei gastroenterologi italiani

Stile di vita errato, obesità giovanile e un elevato consumo di carni rosse sono le cause che i medici indicano come più probabili nella comparsa in età precoce del tumore

Ogni anno, secondo le stime, in Italia vengono effettuate 373.300 diagnosi di tumore. Tra le neoplasie con maggiore incidenza figurano i tumori alla mammella, quelli al colon retto, seguiti dalle neoformazioni al polmone e alla prostata. 


Ma la Società italiana di gastroenterologia e endoscopia digestiva (Sige), sulla base di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet Gastroenterology & Hepatology, ha espresso forte preoccupazione per il sempre più crescente riscontro di tumori al colon retto tra i giovani.


L’aumento di incidenza di tumore colon-rettale tra gli under 30

Con lo studio americano, realizzato prendendo a campione circa 500mila uomini e donne di sette Stati ad alto reddito (Australia, Canada, Danimarca, Irlanda, Regno Unito, Norvegia e Nuova Zelanda), è emerso che la degenerazione del tumore in cancro risulti attualmente meno frequente, rispetto al passato, nella popolazione tra i 50 e i 69 anni, grazie alla presenza di screening dedicati.

Luigi Ricciardiello, professore associato di Gastroenterologia dell’università di Bologna, Chairman del Research Committee, United European Gastroenterology, ha affermato che tuttavia «non è il caso di cantare vittoria. Il tumore del colon retto resta uno dei grandi big killer: secondo dati Aiom-Airtum, nel 2018 nel nostro Paese sono circa 28.800 i nuovi casi di colon retto negli uomini e 22.500 nelle donne». 

Nello studio americano, parallelamente al miglioramento del numero di diagnosi salva-vita nella popolazione over 50, è stato altresì registrato un aumento di casi di tumore al colon retto in pazienti al di sotto dei 50 anni d’età, con una crescita di riscontri soprattutto nella fascia tra i 20 e i 29 anni.

Risultati analoghi e sovrapponibili alla ricerca americana sono emersi da uno studio condotto in 20 Paesi europei tra 188 mila giovani adulti che ha dimostrato un aumento dell’incidenza del cancro del colon retto nella fascia tra i 20 e i 39 anni.

I dati italiani e le cause di incidenza

Stile di vita errato, obesità giovanile e un elevato consumo di carni rosse sono le cause che i medici indicano come più probabili nella comparsa in età precoce del tumore. In Italia è stato registrato come il 21,3% dei bambini sia in sovrappeso, mentre il 7,2% presenti una condizione di obesità e l’1,2% sia affetta da obesità grave. 

«Alla luce di questi dati epidemiologici relativi all’obesità in età infantile e precoce adolescenziale – spiega la Sige – e dal possibile legame causale tra obesità e carcinoma del colon retto al di sotto dei 50 anni di età, è fondamentale puntare su programmi di prevenzione dell’obesità mirati ai giovani e ai giovanissimi». 

«A scendere in campo per queste iniziative devono essere non solo le società scientifiche ma anche le scuole, dove sono diventanti improcrastinabili programmi d’educazione volti ad insegnare ai nostri bambini ed adolescenti i corretti stili di vita oltre che le nozioni basilari di come si possono prevenire malattie ad alto impatto sociale», spiega in una nota il presidente della Sige, Domenico Alvaro.

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