Open Arms, evacuati nella notte i due gemellini a bordo – Il video

La famiglia è stata messa in salvo durante il maltempo. Secondo il medico di bordo, sulla nave ci sono ancora minori con gravi difficoltà psicofisiche

Sono quasi le 23 e un quarto quando, la notte del 13 agosto, la Guardia Costiera italiana porta a termine l’evacuazione a Lampedusa di due gemellini e dei loro genitori, che da 13 giorni sono a bordo della Open Arms. Uno dei due bambini aveva difficoltà respiratorie e il Viminale ha infine autorizzato l’intervento d’emergenza, dopo il fallimentare tentativo di soccorso via elicottero da parte della Guardia Costiera maltese a causa del maltempo.


Nonostante l’autorizzazione – arrivata in extremis alle 21:30 passate – il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha confermato la linea dei “porti chiusi” per il resto dell’equipaggio. Attualmente a bordo restano 156 persone, soccorse in mare in due interventi di salvataggio dall’Ong spagnola.

Il giudizio del tribunale dei minori di Palermo

Nel ricorso presentato al Tribunale per i minori di Palermo, la Open Arms richiedeva lo sbarco immediato per i 32 minori a bordo della nave e la nomina di un tutore per i 28 non accompagnati. Secondo quanto riferito dalla Ong, il Tribunale ha sottolineato che i diritti dei minori a bordo di essere accolti in strutture idonee, di avere nominato un tutore e di ottenere il permesso di soggiorno, vengono «evidentemente elusi».

Parole pronunciate a seguito della descrizione da parte del medico di bordo della «condizione di disagio fisico e psichico» dei minori sulla nave. Il medico ha riferito della presenza di ragazzi e bambini «con ustioni, difficoltà di deambulazione, con traumi psichici gravissimi in conseguenza alle terribili violenze subite presso i campi di detenzione libici».

Lo stesso Tribunale, sempre secondo la Ong, parla di un vero e proprio «respingimento», e chiede «chiarimenti ai ministri» rispetto ad una situazione giudicata illegittima. In una nota, le autorità giudiziarie ricordano che «come è ben noto le Convenzioni internazionali a cui l’Italia aderisce […] impongono il divieto di respingimento alla frontiera o di espulsione dei minori stranieri non accompagnati, riconoscendo loro, invece il diritto ad essere accolti in strutture idonee, nonché di aver nominato un tutore e di ottenere il permesso di soggiorno».

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