Omicidio Sacchi, «I nuovi esami tossicologici confermano che Luca non consumava droga»

Gli avvocati della famiglia hanno condotto esami autonomi sul corpo della vittima dell’agguato all’Appio Latino

Nuova mossa della famiglia di Luca Sacchi che ha deciso di avviare proprie indagini difensive sulla morte del giovane bodybuilder ucciso la notte tra il 23 e il 24 ottobre a Roma. Dopo la scelta di presentare una istanza per chiedere che la fidanzata di Luca, presente sulla scena, fosse interrogata, oggi, 21 novembre, hanno deciso di diffondere il risultato degli esami tossicologici.


«Le indagini tossicologiche sul corpo di Luca Sacchi sono concluse e hanno dato esito negativo. Pertanto il 24enne non era un assuntore di sostanze stupefacenti». E’ il comunicato dei legali della famiglia Sacchi, gli avvocati Armida Decina e Paolo Salice. «Ieri sono proseguite le operazioni autoptiche. – hanno aggiunto – nelle prossime settimane il nostro perito si riunirà per vedere le immagini della Tac».


Il ruolo di Luca Sacchi quella notte è, ancora, quello più misterioso. Sembra essere acclarato – anche se la diretta interessata nega – che la sua fidanzata avesse un appuntamento con quelli che diventeranno gli assassini di Luca, per un grosso acquisto di droga. Forse erba (ma forse no) e non è chiaro per farci cosa, perché è possibile che fosse la mediatrice di uno scambio più grosso.

Ammesso che sia andata così, quanto ne sapeva Luca?

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