Un anno di rifiuti elettronici: 122.330 tonnellate prodotte dalle famiglie italiane

Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto sono le regioni dove la raccolta dei Raee viene fatta meglio. In generale, i rifiuti elettronici prodotti raccolti dalle famiglie italiane sono aumentati del 16%

Serve un’immagine per rendersi conto della mole di scarti che Ecodom, il principale consorzio italiano per la gestione di Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), ha dovuto gestire nel 2019. Tra resti di televisioni e lavatrici, sono stati prodotti dalle famiglie italiane rifiuti elettronici uguali al peso di 156 treni Frecciarossa 100 da 8 carrozze.


Un totale di 122.330 tonnellate di Raee, un 16% in più rispetto agli scarti raccolti nel 2018. Ma il bilancio di Ecodom – si legge su Repubblica – mette in luce anche aspetti virtuosi della raccolta di questo particolare tipo di rifiuti.


Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto sono le regioni dove la raccolta dei Raee viene fatta meglio. I territori meno avvezzi alla consegna di questi rifiuti sono Basilicata, penultima, e Molise.

Eppure la raccolta fatta da Ecodom nel 2019 – quindi il trattamento corretto dei Raee – ha evitato che fossero emesse nell’atmosfera 849mila tonnellate di CO2, risparmiando oltre 153 milioni di kWh di energia.

I rifiuti domestici raccolti maggiormente da Ecodom riguardano i cosiddetti grandi bianchi (lavatrici, frigoriferi), il 62% del totale delle tonnellate, gli elettrodomestici per il riscaldamento e il raffreddamento (31%) piccoli elettrodomestici (4%) e tv e monitor (3%).

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