Bologna, Stella di David sulla porta di un discendente di una famiglia sterminata nella Shoah

L’uomo ha già sporto denuncia alle forze dell’ordine: «Ho perso nella Shoah tutta la famiglia di mio padre tranne lui»

Una stella di David sull’ingresso di casa, con una freccia che indica il suo cognome sul campanello. Se l’è ritrovata un uomo, discendente di una famiglia sterminata nella Shoah, che abita a Bologna. L’uomo, la cui testimonianza è stata raccolta dalla Tgr Rai dell’Emilia-Romagna, ha già sporto denuncia alle forze dell’ordine.


TgR Rai | L’intervista andata in onda nell’edizione delle 19.30

«Verso le 10 sono andato a prendere il caffè al bar e sui campanelli ho visto questa scritta con il simbolo, la stella di David, con una freccia che va verso il mio nome nel campanello. Ho sentito il cuore battere forte, mi si è stretta la gola e mi sono chiesto ‘cosa devo fare?», ha raccontato l’uomo al tg regionale.


«Io sono agnostico, quindi mi sembrava anche strano subire una discriminazione sulla base di una militanza religiosa. Ho perso nella Shoah tutta la famiglia di mio padre tranne lui», ha concluso.

I precedenti

Soltanto ieri, 30 gennaio, due etichette adesive con la scritta “Sieg Heil“, il simbolo delle SS e una svastica, sono state trovate a Torino, nel quartiere Vanchiglia, attaccate sul campanello dell’appartamento di una donna iscritta all’Anpi e figlia di un partigiano.

Nel giorno della Memoria, la scritta «Crepa sporca ebrea» era stata lasciata sui muri di un palazzo sempre a Torino mentre la scritta “Juden hier“, “qui ci sono ebreiè comparsa a Mondovì, in provincia di Cuneo, sulla porta di Aldo Rolfi, figlio di una staffetta partigiana.

Foto da TgR

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