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Diritti, mentre Orban impedisce per legge il cambio di sesso, l’Italia lancia il primo portale per i transgender

22 Maggio 2020 - 12:20 Giulia Marchina
Il sito offrirà una raccolta di tutti i punti di riferimento sul territorio che offrono servizi dedicati

Dal 25 maggio sarà online il primo portale dedicato alle persone transgender, in Italia. Si chiamerà Infotrans.it ed è il frutto di una collaborazione tra il Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità e l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar). Il sito servirà a fornire informazioni indipendenti, certificate e aggiornate per favorire una piena inclusione sociale delle persone transgender.

Un’iniziativa unica in Europa, mentre solo pochi giorni fa nell’Ungheria di Viktor Orban è stata approvata una legge che vieta alle persone transessuali di cambiare genere sui documenti di identità, anche in caso di operazione per il cambio di sesso.

«Con questo nuovo portale è stato fatto un lavoro importante – ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro – perché è stato possibile sistematizzare e mettere a disposizione in un modo accessibile e fruibile una mole importante di informazioni basate su evidenze scientifiche utili per orientare anche le scelte di salute di questa fascia di cittadini». «Sono grato all’Istituto Superiore di Sanità e alle associazioni che hanno collaborato per aver realizzato un Portale – spiega il Direttore Generale dell’Unar Triantafillos Loukarelis – che rappresenta un’esperienza unica in Europa».

Per Loukarelis il portale è «una buona pratica che sono certo altri Paesi, anche più avanti di noi in tema di diritti Lgbtq, vorranno realizzare basandosi sul nostro esempio. È la dimostrazione che quando istituzioni dello Stato come le nostre collaborano tra di loro coinvolgendo l’esperienza del Terzo Settore, sono in grado di fare la differenza, contribuendo al miglioramento di migliaia di vite che rischiano altrimenti di essere marginalizzate».

Pochi giorni fa l’Organizzazione europea Ilga Europe – l’Associazione Internazionale Lesbiche, Gay, Bisessuali, Trans e Intersex – ha pubblicato la Rainbow map che vede l’Italia al 35esimo posto su 49 Paesi sul rispetto dei diritti umani riconosciuti alle persone Lgbtq. «Un posizionamento indegno – ha sottolineato – per un Paese come il nostro. Per questo è urgente che il Parlamento approvi presto una legge contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia e che si moltiplichino nel nostro Paese iniziative importanti come quella che presentiamo oggi».

Essere trans in Italia e nel mondo

La popolazione transgender adulta nel mondo compresa tra lo 0,5 e l’1,2%; estrapolando questi dati alla popolazione italiana si arriva ad una stima di circa 500.000 persone transgender. A spiegarlo è la responsabile scientifica del progetto Infotrans.it Marina Pierdominici. Secondo le ricerche più recenti, le persone transgender in Italia, così come nella maggior parte del mondo, incontrano numerosi ostacoli nell’accesso all’assistenza sanitaria e a risorse considerate determinanti nel settore sanitario come l’istruzione, l’occupazione, l’alloggio con conseguenze allarmanti per la loro salute.

Il nuovo portale istituzionale intende offrire una raccolta di tutti i punti di riferimento sul territorio che offrono servizi dedicati alle persone transgender, dalle associazioni ai centri clinici, ai consultori e ai punti di ascolto. Infotrans.it ha anche una sezione contenente buone pratiche dedicate agli operatori sanitari, ai datori di lavoro, ai sindacalisti, ai giornalisti e ad altre figure professionali che verrà ampliata in una seconda fase del progetto. Un’iniziativa che ha già suscitato l’interesse del Consiglio d’Europa.

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