La musica delle vibrazioni: ecco come suona un’orchestra in slow motion – Il video

«Gli strumenti, in un modo o nell’altro, emettono suoni, e tutti i suoni sono vibrazioni che viaggiano attraverso particelle che compongono l’aria», spiega il compositore Alexander Kolassa

L’onda d’urto parte dal centro del rullante e si estende per tutta la pelle. Un movimento continuo e velocissimo, come quello delle corde del violino passate dall’archetto o quello delle labbra della trombettista che soffia nel suo strumento. Sui banchi delle scuole primarie abbiamo imparato che i suoni (e quindi la musica) non sono altro che vibrazioni, un concetto che ora grazie a questo video della Toronto Symphony Orchestra possiamo capire meglio.


Ecco come il compositore Alexander Kolassa ha spiegato questo processo: «Gli strumenti, in un modo o nell’altro, emettono suoni, e tutti i suoni sono vibrazioni che viaggiano attraverso particelle che compongono l’aria intorno a noi. Queste vibrazioni vengono poi trasformate nel nostro timpano per essere tradotte, alla fine, in qualcosa che il nostro cervello “ascolta”».


«Uno strumento musicale – continua Alexander Kolassa – potrebbe vibrare, o avere una parte che vibra, o amplifica e/o modifica un’altra vibrazione. Una vibrazione più veloce crea più onde; la frequenza alla quale si muovono è chiamata la frequenza hertz (Hz), o cicli al secondo. Più alta è la frequenza (o maggiore è l’oscillazione nella forma d’onda) più alta è l’altezza».

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