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L’audio di uno dei ragazzi salvati a Milazzo. Ringrazia Dio, ma non una parola per Visalli – Il video

Il documento ottenuto in esclusiva da Open. La rabbia dei familiari del sottoufficiale della Guardia costiera: «Non chiede nemmeno scusa»

Aurelio Visalli è annegato nel tentativo di salvarli dal mare in tempesta davanti alle coste di Milazzo. Ma i due adolescenti protagonisti della vicenda, di 15 e 13 anni, non sembrano affatto essersi resi conto della tragedia provocata dal loro gesto sconsiderato: gettarsi in acqua nonostante le condizioni meteo proibitive, con onde alte fino a 6 metri.

Uno di loro, in un video postato sui social (da cui Open ha tratto il solo audio modificandolo per proteggere l’identità del minorenne), racconta il momento in cui è stato travolto: «L’onda era quattro volte me e mi ha buttato al larghissimo, sono strapieno di morsi di medusa dappertutto, stavo morendo. Mi hanno preso che ero in ipotermia, per fortuna che sono riuscito a staccarmi da una boa e tornare con un’onda alta alla riva». Il messaggio si chiude con un «ringrazio Dio», ma non una parola per il sacrificio di Visalli.

Come se non bastasse, il 27 settembre è stato rimosso da Facebook il post dell’altro dei due giovanissimi che hanno rischiato di annegare. Un post inaccettabile per tono e contenuti: «Sono sano e salvo. Mentre facevo le capriole in spiaggia, a me e al mio amico ci prende in pieno un’onda e mi trascina al largo. Nessuno si è buttato, quindi prima di dire che qualcuno è morto per salvare me…».

Perché negare l’evidenza in maniera così plateale, davanti a un uomo delle forze dell’ordine che ha perso la vita? Un atto che ha provocato rabbia e sdegno in quanti piangono la scomparsa di Visalli, a partire dalla moglie Tindara e dai due figli: «Non hanno nemmeno chiesto scusa».

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