«È una radical chic»: Zingaretti risponde alla giornalista De Gregorio che lo descrive come «un ologramma»: «Sorride e svanisce»

Zingaretti sembra non aver gradito il confronto con Renzi che, dopo il colloquio con Mattarella, ha parlato per ben 27 minuti contro i quattro di Zingaretti: «La prossima volta mi porto una chitarra. Che degrado». Ed è partito il botta e risposta

Nel bel mezzo della crisi di governo e delle consultazioni per verificare se l’esecutivo da lui sostenuto può fare affidamento su una maggioranza solida in Parlamento, il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha dedicato del tempo e un post su Facebook per riprendere la giornalista de la Repubblica, Concita De Gregorio, autrice di un articolo a lui non gradito. I toni sono quelli degli scontri fratricidi. «Ho letto su Repubblica una pagina di Concita De Gregorio, purtroppo ho visto solo l’eterno ritorno di una sinistra elitaria e radical chic, che vuole sempre dare lezioni a tutti, ma a noi ha lasciato macerie sulle quali stiamo ricostruendo», commenta uno Zingaretti evidentemente turbato dall’articolo in cui l’ex direttrice de L’Unità, lo aveva paragonato a un «ologramma: sorride e svanisce».


Ho letto su Repubblica una pagina di Concita De Gregorio, purtroppo ho visto solo l’eterno ritorno di una sinistra…


Posted by Nicola Zingaretti on Saturday, January 30, 2021

Il confronto con Renzi e le due tradizioni di sinistra

Sin dal primo paragrafo dell’articolo le critiche mosse da De Gregorio al segretario del Pd («quanto meglio la tradizione comunista abbia oggi da offrire») riguardano non soltanto il suo stile di leadership – «da mediano, a recuperar palloni», scrive la giornalista in omaggio a Ligabue – ma soprattutto il declino della sinistra di tradizione comunista a vantaggio dell’area centrista. «Per risalire all’ultimo governo guidato da un ex comunista bisogna tornare a D’Alema: era il 1998, ventitré anni fa», scrive De Gregorio, mentre adesso «l’ala democristiana [..] porta la partita». Un riferimento a Renzi, ma anche a Franceschini, Gentiloni ed Enrico Letta.

Ma tra tutte le osservazioni di De Gregorio, Zingaretti sembra non aver gradito soprattutto le critiche per il suo stile e il confronto con Renzi che, dopo il colloquio con il presidente della Repubblica, ha parlato per ben ventisette minuti in conferenza stampa, tra discorsi e risposte ai giornalisti, contro i quattro di Zingaretti. «Chi fa un comizio in diretta dopo le consultazioni al Quirinale è un esempio, chi rispetta quel luogo una nullità», scrive Zingaretti. «La prossima volta mi porto una chitarra. Che degrado».

«La differenza tra chi fa politica e chi fa giornalismo»

Faccio fatica a credere che il segretario del Pd, tuttora il più grande partito della sinistra italiana, abbia scritto…

Posted by Concita de Gregorio on Saturday, January 30, 2021

Pronta la replica di De Gregorio, che su Facebook ha criticato il riferimento ai radical chic («Una definizione che qualifica chi la usa […] molto spesso le destre») e soprattuto ha difeso il diritto del giornalista di criticare chi governa, in virtù de «la differenza tra chi fa politica e chi fa giornalismo». «Sulla chitarra non so – scrive De Gregorio .- Ci sono anche bei film da vedere. Ce n’è uno, in specie, in cui il protagonista spiega che i giornali sono fatti al servizio di chi è governato, non di chi governa. Un po’ altisonante, gli americani tendono al solenne, ma efficace».

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