L'epicentro vicino a Larissa, a Nord di Atene. Per ora non si hanno notizie di vittime
Una serie di forti scosse di terremoto ha fatto tremare la Grecia centrale nella tarda mattinata di oggi, 3 marzo. La più forte, di magnitudo 6.3, è stata registrata alle 12.16. Secondo quanto rende noto l’Istituto geofisico statunitense, l’epicentro del sisma è stato individuato a 10 chilometri a Nord-Ovest di Tirnavos, una cittadina a circa 360 chilometri a Nord della capitale Atene e una ventina di chilometri a Nord di Larissa. Il terremoto ha colpito a 10 km di profondità ed è stato avvertito anche in Italia, in Puglia, oltre che a Tirana, Pristina, Podgorica e Skopje. Per ora non si hanno notizie di vittime.
«È bastato buttare Naomi Campbell giù dalle scale ed eccomi qui». Sulle prime non si è capito se la battuta fosse stata scritta dagli autori del Festival di Sanremo – e i dubbi restano ancora -, ma Matilda De Angelis è entrata in scena all’Ariston, come ospite della prima serata, così, a gamba tesa. Rompendo quell’aura di sacralità che il Festival tende a rimorchiare, faticosamente, da anni. Senza troppi «grazie», «buonasera», ha capito che toccava a lei tenere il palco: capelli raccolti, abito color borgogna a palloncino e scarpe scintillanti. È stata lei la rivelazione, e non ha lasciato toccare palla al padrone di casa, Amadeus, che in confronto è parso più impacciato del solito.
Attrice, 25 anni, con una carriera in ascesa, conosciuta ormai anche negli Stati Uniti (ha preso parte all’acclamatissima serie Hbo The Undoing) ha sceso la scalinata più temuta dagli artisti italiani e, arrivata all’ultimo gradino, col fiatone, ha tirato un sospiro di sollievo. «Bello Sanremo, ma ti fa dimenticare tutte quelle cose che sai fare, anche quelle basiche, fisiologiche, come produrre saliva. Cinque minuti prima lo sai fare, cinque minuti dopo, no». Poi l’omaggio al pubblico, assente: «Buonasera poltroncine e pigiamini!».
Brava. Né spigliata, come è stata più volte definita, né simpatica. Solo, brava. Nel giro di due minuti ha catalizzato l’attenzione solo su di sé. E sui social c’era già chi si dimenava, spinto dall’entusiasmo: «Voglio Matilda De Angelis presentatrice di tutte e cinque le serate», scrivono. Si è prestata alla gag con i conduttori, ha cantato, e ha preso spunto dalla grande letteratura per lasciarsi andare a un’immagine semplice, quanto portentosa: quella di un bacio.
Dal bacio a Times Square di Alfred Eisenstaedt tra un soldato e un’infermiera, ha preso in prestito le parole di Edmond Rostand, del suo Cyrano De Bergerac, per raccontare l’attualità. Per ricordarci quali sono gli effetti di una pandemia. «Ma poi che cosa è un bacio? Un giuramento fatto un poco più da presso, un più preciso patto, una confessione che sigillar si vuole, un apostrofo roseo messo tra le parole t’amo; un segreto detto sulla bocca, un istante d’infinito che ha il fruscio di un’ape tra le piante, una comunione che ha gusto di fiore, un mezzo per potersi respirare un po’ il cuore e assaporarsi l’anima a fior di labbra».
E con leggerezza ha chiuso il monologo. «Quello che non deve finire è la speranza», ha continuato De Angelis. «Non importa quanti muscoli ci mettete, non importa da che parte vi inclinate, non importa chi bacia chi, non importa come, non importa dove. Importa solo che torniamo a baciarci presto. Questa è la mia speranza». Amadeus, sicuro di volerla per una sola serata?