Il Crazy Cat Cafè, le live su Twitch e il peso di una community. Cosa è successo al locale travolto da recensioni negative

Un locale di Milano è stato travolto da una shitstorm di recensioni negative dopo la live di uno streamer. Di chi è la responsabilità?

428 recensioni in due giorni. Solo su Tripadvisor. Tutte, o quasi, con una valutazione di cinque su cinque. Tutte, o quasi, che riempiono di complimenti il locale, i gestori e i gatti che lo popolano. Quello che è successo al Crazy Cat Café spiega bene il peso che possono avere le recensioni sul web per un locale. E soprattutto spiega bene quanto queste recensioni siano facilmente condizionabili da una shitstorm organizzata da una community. Il 15 giugno scorso Il Gabbrone, uno degli streamer di Twitch più seguiti in Italia, è arrivato al Crazy Cat Café, un locale di Milano noto per ospitare dei gatti che possono essere coccolati dai clienti. Esattamente come nei Neko Caffè giapponesi. Tutto è successo in live. Lo streamer è entrato nel negozio, si è presentato alla proprietaria e poi ha cominciato a parlare con chi lo stava seguendo in diretta. Dopo circa 20 minuti gli è stato chiesto di uscire. La community dello streamer ha pensato così di riempire il locale di recensioni negative.


Il Gabbrone, le live in Irl e i messaggi vocali

Da questo resoconto sembra che i proprietari del Crazy Cat Cafè siano un po’ scorbutici e la community del Gabbrone un po’ suscettibile. Le dinamiche sono un po’ più complesse di così. Il genere di live che ha reso famoso il Gabbrone è l’Irl, acronimo di in real life. Trasmette in streaming tutto quello che gli succede mentre è in giro per l’Italia. I video con più visualizzazioni chiariscono bene quali sono i contenuti più apprezzati dal suo pubblico. Cercando su YouTube si possono trovare video come Tutte le volte che ILGABBRONE è stato AGGREDITO, PICCHIATO e MINACCIATO per strada in LIVE (Caps Lock da titolo) o Il Gabbrone viene minacciato e cacciato da 2 bar. L’essere cacciato da negozi e bar è uno dei contenuti più cercati sui canali YouTube che riproducono le suo clip. E guardando meglio il format scelto dal Gabbrone non è difficile capire perché questo avvenga con una certa frequenza. Durante la live chi sta seguendo la diretta può scegliere dei messaggi audio da far riprodurre a una cassa. Dai meme alle bestemmie, passando per una vasta compilation di orgasmi, spesso questi messaggi vengono inviati dalla chat per mettere in imbarazzo lo streamer. Chi è intorno a lui si infastidisce e a volte questo provoca litigate o accenni di rissa che poi vengono presi e ricaricati su altri social.


Il ruolo della community

Uno degli aspetti più interessanti di Twitch è che il contenuto delle live non è mai creato solo dallo streamer. È una collaborazione tra streamer e community, fatta di commenti, correzioni di rotta e scambio di materiale. Una collaborazione che in questo caso non è finita granché bene. Tutto il video del Gabbrone al Crazy Cat Cafè si può trovare su YouTube, ve lo lasciamo qui sotto. Come si può vedere dalle immagini il suo comportamento al bar potrebbe essere paragonabile a quello di un cliente un po’ agitato. Il problema non è stato tanto lui, ma quello che hanno fatto le persone che stavano seguendo la live. Appena è entrato, il locale è stato sommerso di telefonate, ed è per questo che una cameriera ha chiesto allo streamer di uscire. Dopo la live il locale è stato coperto di recensioni negative su Tripadvisor e Google, ora eliminate. Anche qui. Il Gabbrone non ha mai chiesto alla chat di fare nulla ma, come si vede dai messaggi che compaiono mentre abbandona il locale, sono le persone che lo seguivano che hanno lanciato l’idea di organizzare una shitstorm per abbassare il rating del Crazy Cat Cafè.

Il post su Instagram e l’ondata di recensioni positive

Tutta la vicenda si è chiusa con la foto di un gatto pubblicata su Instagram dalla pagina del locale. Con un post diventato virale, i proprietari del Crazy Cat Cafè hanno spiegato tutta la vicenda: «Stiamo ricevendo una shitstorm su tutti i nostri social, ma la cosa peggiore sono le recensioni da 1 stella non veritiere che stanno intasando la nostra pagina Google. Colpire così una piccola realtà messa già in ginocchio (come tante) dalla pandemia, non può essere considerato goliardico, ma crudele». Ora le recensioni negative degli ultimi giorni sono state cancellate e anzi, il locale è stato riempito da recensioni positive con il massimo dei voti. Come viene spiegato in un post successivo: «Quando ieri abbiamo scritto il post non potevamo in nessun modo immaginare da quanto amore, sostegno ed energia saremmo stati sommersi.Vi abbiamo chiesto un piccolo aiuto e voi avete creato una valanga dì positività». Ora su Google il Crazy Cat ha un rating di 4,8 su 5 e oltre 12 mila recensioni. Vere o false che siano.

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