Migranti, nel 2021 raddoppiati i dispersi in mare nel viaggio verso l’Europa: per l’Onu sono oltre 3mila

Nel 2020 si erano contate 1.153 persone scomparse. La portavoce dell’Unhcr: «La rotta via terra potrebbe essere anche più mortale»

Sono oltre 3 mila migranti morti o dispersi in mare nel 2021 nel tentativo di raggiungere l’Europa. il doppio del bilancio registrato nel 2020. È quanto emerge da un nuovo rapporto diffuso oggi, 29 aprile, dall’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che sottolinea come il dato sia raddoppiato rispetto all’anno precedente. Come ha spiegato una portavoce dell’Onu a Ginevra, Shabia Mantoo, «sul totale, 1.924 persone sono state dichiarate morte o disperse nelle rotte del Mediterraneo centrale e occidentale, mentre 1.153 sono morte o ritenute scomparsi sulla rotta marittima dell’Africa del Nord-Ovest verso le isole Canarie». Lo scorso anno, invece, i decessi complessivi per le due rotte erano stati 1.544. Il bilancio del 2022, attualmente, parla di 478 persone scomparse. Anche le rotte via terra continuano a essere altamente pericolose: come ha spiegato Mantoo, un numero ancora maggiore di persone potrebbe essere morto attraversando il deserto del Sahara, nei centri di detenzione o durante la prigionia nelle mani di contrabbandieri o trafficanti.


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