In Evidenza ENISiriaUSA
FACT-CHECKINGComplottiDisinformazioneFake newsImmigrazioneNazismoNeonazismoSpagnaTatuaggiUcraina

No! Questa donna coi tatuaggi nazisti non è una rifugiata ucraina in Spagna

30 Aprile 2022 - 01:23 Antonio Di Noto
La donna è una vacanziera a Odessa, e le foto sono del 2021

Sta circolando su Facebook una serie di foto di una donna con una svastica tatuata sulla natica e il volto di Adolf Hitler sulla mano destra. La foto è stata condivisa da molti utenti, che sostengono la donna sia una rifugiata ucraina fuggita in Spagna a causa della guerra contro la Russia.

Per chi ha fretta:

  • Sì, i tatuaggi sono veri.
  • No, la donna non è una rifugiata.
  • No, la spiaggia in question non è in Spagna, bensì a Odessa.

Analisi

In un post su Facebook leggiamo:

Rifugiati ucraini al mare in Spagna con tatuati simboli nazisti. Foto da Guerrieri per la libertà. Chi ci stiamo mettendo in patria? E gli diamo pure le armi ?

Uno dei post che ha ricondiviso le foto.

Sono diversi gli account che condividono lo screenshot di un post in lingua spagnola come fonte della “notizia”:

Per scoprire se quanto dichiarato da chi condivide le foto è vero, è sufficiente una semplice ricerca su Google con le parole chiave “woman swastika tattoo” per ottenere come primo risultato un articolo del 2021 del tabloid britannico Daily Star in cui si apprende che la donna in questione non è una rifugiata in Spagna, ma una vacanziera sulle spiagge di Odessa. É chiaro, quindi, che nonostante i tatuaggi siano veri, queste foto non hanno nulla a che vedere con l’attuale conflitto in Ucraina scoppiato lo scorso febbraio, né con la Spagna.

I molti articoli che smentiscono le dichiarazioni dei complottisti su Facebook.
Il titolo dell’articolo del Daily Star

Conclusioni

Le foto di una donna con dei tatuaggi di stampo nazista sono state usate su Facebook per sostenere che i rifugiati Ucraini sulle spiagge della Spagna sono nazisti. Tuttavia, non solo la donna non è una rifugiata, ma non si trova nemmeno in Spagna.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

Leggi anche:

Articoli di FACT-CHECKING più letti