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Parlano i medici che hanno provato a salvare Shinzo Abe: «Uno dei proiettili è entrato nel cuore» – Il video

L'ex premier giapponese sarebbe arrivato in ospedale già in condizioni disperate. Già sul luogo dell'attentato avrebbe avuto un arresto cardiopolmonare

Sono durati circa quattro ore i tentativi dell’equipe di 20 medici di salvare la vita all’ex premier giapponese Shinzo Abe, morto dopo essere stato colpito da almeno due colpi sparati dall’ex militare Yamagami Tetsuya durante un comizio elettorale a Nara. Il responsabile del pronto soccorso ha spiegato che Abe era già in arresto cardiopolmonare sulla scena del crimine, in ospedale è arrivato ormai in fin di vita: «Abbiamo cercato di fermare le due emorragie, ma la situazione era molto critica». Il professore di medicina d’urgenza Hidetada Fukushima ha spiegato che Abe ha riportato due ferite, di cui una sulla parte anteriore del collo e la più grave provocata dal proiettile che ha penetrato il cuore.

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