Comprare Twitter? Per Musk l’affare non è ancora tramontato: «L’accordo procederà se fanno chiarezza sugli account fake»

Un tweet potrebbe aprire la strada all’ennesimo dietrofront del miliardario americano, che insiste sui dubbi con cui i vertici del social hanno quantificato i profili bot, facendo arenare la trattativa

Il miliardario Elon Musk sembra voler tornare sui suoi passi sull’acquisto di Twitter, dopo che sullo stesso social si è spinto a scrivere che «se Twittter mostrerà come ha determinato la veridicità degli account, l’accordo procederà secondo i termini originali». Il tweet arriva dopo che Musk ha accusato i vertici della piattaforma di aver deliberatamente falsificato il numero di account spam sulla piattaforma per influenzare la decisione degli investitori. Le dichiarazioni dell’uomo più ricco del mondo sono state rilasciate in tribunale, dove lui e la società si trovano a processo, dopo essersi reciprocamente fatti causa. L’intenzione dell’uccellino blu è quella di costringere il patron di Tesla a completare l’acquisto del social network alla stessa cifra monstre (44 miliardi di dollari, 54,20 dollari ad azione) che aveva annunciato lo scorso aprile, salvo poi ritirare l’offerta in luglio, proprio a causa dei dubbi sul numero di account fake e spam presenti sulla piattaforma. A causa delle tribolazioni nella trattativa, il valore delle azioni di Twitter è calato drasticamente ed ora molto minore della cifra offerta inizialmente dal miliardario.


Musk: «Falsificazioni nei dati sugli account spam», Twitter: «Sono storielle»

Secondo Musk, i documenti presentati dal social network alla Securities and Exchange Commission (la Sec, l’organo statunitense che monitora il corretto funzionamento dei mercati finanziari), contengono «numerose e significative omissioni e falsificazioni che distorcono il valore di Twitter e hanno fatto sì che Musk si accordasse per l’acquisto della compagnia a un prezzo gonfiato». In relazione a ciò, Twitter continua a mantenere la propria linea: gli account fake e spam sono meno del 5% degli utenti, ovvero non più di 12 milioni su 238 milioni. Anche questo dato, secondo il miliardario è falso. Musk sostiene che il numero di utenti ai quali vengono mostrati annunci pubblicitari – che determinano i proventi della compagnia per il 90% – sono al massimo 173 milioni. Non si è fatta attendere la replica di Twitter, dove si legge che le ragioni a cui Musk si appiglia per evitare l’acquisto sarebbero «una storiella, messa in piedi nel tentativo di sfuggire a un accordo vincolante che Musk non trova più allettante dopo che il mercato azionario – e con esso il suo patrimonio personale – ha perso valore».

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