Attentato nella scuola a Kabul: il bilancio sale a 53 morti e 110 feriti

Alla base del gesto potrebbe esserci la motivazione religiosa. Il quartiere di Dasht-e-Barchi è abitato dalla minoranza etnica degli “hazara”, una popolazione perseguitata dai talebani e dall’Isis

Sale almeno a 53 morti e oltre 110 feriti il bilancio dell’attentato suicida che si è verificato venerdì 30 settembre in un centro educativo per studenti a Kabul. Ad aggiornare i dati è Unama, la missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan. L’attentato è avvenuto in un centro formativo “Kaj” nel quartiere di Dasht al-Barshi, dove almeno 150 studenti si stavano esercitando in vista di un esame universitario. L’aggressore ha sparato alla guardia dell’istituto, poi ha preso d’assalto l’aula e fatto detonare la sua cintura esplosiva tra gli studenti. Alla base del gesto potrebbe esserci la motivazione religiosa: il distretto di Dasht-e-Barchi è infatti a prevalenza sciita e abitato dalla minoranza etnica degli “hazara”, ovvero una popolazione di origine caucasica e mongola, confinata soprattutto in aree montuose dell’Afghanistan e perseguita sia dall’attuale governo talebano che dallo Stato islamico. Tra le vittime dell’attentato – riferisce Umana – 46 sono donne.



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