Roma, il prof che rifiuta il nuovo nome sul tema dello studente transgender: «Sei una donna, non un uomo»

Il docente non ha fatto passi indietro: «Davanti a me ho una donna. Non posso riferirmi a te diversamente»

Martedì mattina nel liceo scientifico Cavour che si trova in zona Colosseo a Roma un professore ha rifiutato la verifica di uno studente transgender. Il giovane aveva ricevuto il suo compito in classe e lo aveva poi firmato con il nome d’elezione. Ovviamente diverso da quello anagrafico. Ma in linea con il regolamento della Carriera Alias, che regola i comportamenti da tenere a scuola con gli studenti trans. Il prof gli ha risposto: «Non hai nessun diritto di utilizzare un altro nome. Non mi interessa del regolamento». La discussione è continuata davanti alla vicepreside, che ha preso le parti dello studente. Ma il docente non ha fatto passi indietro: «Davanti a me ho una donna. Non posso riferirmi a te diversamente».


Il giovane transgender è maggiorenne. Secondo gli studenti il professore ha sbarrato il nome maschile. E questo ha provocato la ribellione degli altri: «La scuola dovrebbe rendere gli studenti e le studentesse cittadini del domani, insegnare rispetto, educazione e inclusione. Il ruolo dell’insegnante è quello di fare un passo in avanti verso chi ne ha bisogno, non due indietro assumendo comportamenti discriminatori, sessisti e transfobici. Questi problemi sono sistemici, si ripetono ogni giorno all’interno delle scuole: esemplari sono gli eventi ai licei Plinio Seniore ed Albertelli».


Anche Valeria Cigliana della Rete degli Studenti ha protestato: «La comunità del liceo Cavour si schiera per un modello di scuola che permetta ad ognuno e ognuna di avere la libertà di esprimere la propria persona. Faremo in modo che nessuno debba più vivere eventi del genere, nel luogo dove ognuno ed ognuna di noi dovrebbe essere se stesso al 100%. Quando un nostro compagno viene toccato o mancato di rispetto, ci mobilitiamo, per una scuola che sia per tutti e tutte, veramente inclusiva».

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