Firenze, organo trapiantato da una donna ultracentenaria: è la prima volta al mondo
La sanità italiana ha conquistato un record mondiale: per la prima volta è stato donato a scopo di trapianto un organo di una donna ultracentenaria a un paziente in lista d’attesa nell’Ospedale di Pisa. A compiere due espianti e due trapianti di fegato in 24 ore è stato lo staff medico dell’ospedale San Giovanni di Dio di Firenze insieme alla struttura sanitaria pisana. Il carattere straordinario dell’intervento medico si deve a diversi fattori concomitanti. Il primo è l’età di una dei due donatori: alla donna di 100 anni, 10 mesi e 1 giorno, dichiarata dai medici in stato di morte cerebrale, è stato prelevato l’organo a cuore battente. Un primato mondiale assoluto, come conferma il direttore del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo: «A livello internazionale non risultano donazioni di organi solidi da persone decedute oltre il secolo di vita», spiega «ma solo alcuni rari prelievi di tessuto, come le cornee. Per questo siamo in presenza di un evento eccezionale che testimonia ancora una volta la capacità tecnica e organizzativa della rete trapiantologica italiana di valorizzare tutte le donazioni, anche quelle di persone molto anziane, in modo da dare risposte efficaci all’attesa di trapianto di oltre 8mila pazienti nel nostro Paese». In Italia invece, prima dell’impresa toscana, la donatrice di organi più anziana mai registrata era stata una donna deceduta a Fabriano lo scorso ottobre a 97 anni e 7 mesi.
L’altra importante componente dell’impresa è stata la donazione controllata a cuore fermo eseguita all’ospedale San Giovanni di Dio in uno dei due espianti, grazie all’intervento del team Ecmo mobile dell’azienda ospedaliera universitaria Careggi. Si tratta della complessa tecnica di circolazione extracorporea utilizzata in ambito di rianimazione e seguita dall’équipe medica di Firenze per la prima volta. «Due situazioni gestite con successo grazie anche alla professionalità, organizzazione e dedizione dei sanitari coinvolti», ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, «a riprova ancora una volta della preparazione ed eccellenza del sistema sanitario regionale, ma anche dell’attenzione e sensibilità su un tema come quello dei trapianti».
«Intervento riuscito e paziente in buone condizioni»
La donna ultracentenaria era arrivata al San Giovanni di Dio con un’emorragia cerebrale che l’ha portata, dopo poco tempo, a morte cerebrale. Risultata idonea al prelievo, e dopo l’autorizzazione dei figli, il dottor Francesco Torri e la dottoressa Caterina Martinelli hanno guidato la procedura di espianto e donazione del fegato. Il trapianto è stato invece eseguito al Centro Trapianti di Pisa, sotto la guida dei dottori Davide Ghinolfi, Simona Palladino e Giacomo Menconi, con il coordinamento infermieristico invece Juri Ducci. Un intervento che i medici dichiarano «totalmente riuscito» con il paziente attualmente in buone condizioni. «È solo con una perfetta organizzazione, nonché con tanta professionalità e dedizione da parte dei numerosi professionisti coinvolti che si possono raggiungere risultati così brillanti», ha detto Daniele Cultrera, coordinatore dell’organizzazione trapianti dell’ospedale fiorentino. «Molti degli operatori, pur non essendo in turno, sono stati presenti per molte ore: a loro va un ringraziamento doppio. Fondamentale il supporto da remoto di Centro regionale allocazione organi e tessuti e dell’Organizzazione Toscana Trapianti», ha continuato Alessandro Pacini, responsabile delle donazioni di organi e trapiantati della rete ospedaliera dell’Asl Toscana Centro. «Un encomio agli infermieri e ai medici della rianimazione e alla consueta solerzia e disponibilità del loro direttore, il dottor Paolo Boninsegni. Ed infine, un grazie di cuore alla solita abnegazione del personale di sala operatoria».
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