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Più di 1500 km con la schiena rotta, la storia della megattera Moon colpita da una nave. «Una forza incredibile ma morirà presto»

12 Dicembre 2022 - 00:11 Redazione
«Senza l'uso della coda ha fatto letteralmente la rana per migrare», spiegano i ricercatori. Emaciata e ricoperta di pidocchi di balena, il gigante gentile è arrivato sfinito nelle acque hawaiane

Un viaggio di oltre tre mesi, 5mila km di correnti oceaniche, tutti percorsi con la schiena spezzata. La storia di Moon, la megattera arrivata poche ore fa nelle acque della Columbia Britannica alle Hawaii dopo 1.300 miglia di strada, è l’ennesimo esempio dell’azione distruttiva dell’uomo sulla natura. Lo scorso settembre un drone ha fotografato Moon con una grave ferita alla parte bassa della schiena: l’intera parte inferiore del tronco si è piegata in una forma innaturale a “S”, «con tutta probabilità il risultato di un colpo di una barca», spiegano i ricercatori della stazione di ricerca Fin Island. Nonostante il dolore, Moon è riuscita ad arrivare a destinazione, ma questo potrebbe comunque non essere un lieto fine. La probabilità confermata dagli scienziati è che presto la megattera possa trovare la morte, sfinita dal viaggio e dal dolore della ferita. «La costa occidentale del Canada è sempre più pericolosa per le balene, il traffico marittimo continua a scontrarsi con questi gentili giganti marini, che il più delle volte hanno la peggio», spiega Janie Wray, amministratore delegato e capo ricercatore di BC Whales , un’organizzazione no-profit che studia i cetacei al largo della costa occidentale della provincia. «Senza l’uso della coda Moon stava letteralmente facendo la rana per fare quella migrazione. È stata incredibile. Ma ti spezza anche il cuore». Le immagini di Moon nelle acque hawaiane, emaciata e ricoperta di pidocchi di balena, evidenziano fino a che punto ha consumato le sue riserve di grasso per fare il viaggio e non ha più alcuna fonte di cibo nelle acque tropicali. Per questo Wray è pessimista sulle possibilità di sopravvivenza dell’animale. «Sta soffrendo eppure è ancora viva. I tentativi di sopprimere Moon richiederebbero un cocktail di sostanze tossiche e rischierebbero di avvelenare la vita marina che si nutrirebbe dei suoi resti. Se fosse a terra, potremmo intervenire. Ma poiché si trova nell’oceano, ea causa delle sue dimensioni, non c’è niente che possiamo fare. E questo ti spezza ancora di più il cuore».

Foto di copertina: @bcwhales_org

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