Shevchenko, il ritorno spaventoso in Ucraina: «Un drone russo esploso vicino a me: perché dobbiamo combattere ancora»

L’ex calciatore è tornato nel suo Paese per incontrare il presidente ucraino Zelensky e per rilanciare una raccolta fondi che permetta l’acquisto di generatori elettrici per gli ucraini

L’ex attaccante di Milan e Chelsea Andriy Shevchenko è di recente tornato dall’Ucraina, dove si è recato per incontrare il Presidente Zelensky e sostenere il Paese invaso dalla Russia. In un’intervista esclusiva a Sky Sport, ha raccontato la sua esperienza e i momenti di paura vissuti. Che includono un incontro ravvicinato con un missile. Mentre di trovava a Kiev, infatti, un drone dell’esercito del Cremlino avrebbe colpito la città. L’ex stella delle Serie A ha spiegato che in quel momento si trovava a «circa 2 km dall’attacco». «La sensazione (dall’esplosione) è stata molto forte – ha proseguito -. Uno dei generatori elettrici centrali (è stato colpito), come tutti sappiamo i russi stanno cercando di colpire l’infrastruttura critica». Dalle sue parole trapela turbamento ma non sorpresa: «Quando mi trasferisco in una zona di guerra so che potrebbe succedere». Schevchenko era tornato a Kiev anche per per lanciare un nuovo progetto. «Mentre ero lì, abbiamo fatto una chiamata tramite Zoom tra l’ambasciatore degli Stati Uniti e Usyk (il campione del mondo di boxe Oleksandr): abbiamo parlato di come aiutare il popolo ucraino in questa situazione. Ora iniziamo una raccolta fondi per tutte quelle persone che hanno bisogno di generatori elettrici. Sono importanti soprattutto per gli ospedali che in questo modo avranno la possibilità di salvare la vita delle persone».


Il ritorno a casa

«È una sensazione incredibile quando vai lì – racconta l’ex calciatore – Le persone soffrono ma sono molto unite. Sappiamo cosa dobbiamo fare, sappiamo come sopravvivere, sappiamo che dobbiamo essere uniti insieme. Quando l’elettricità torna in alcuni posti, chiami i tuoi amici e li inviti a casa, fai una doccia, condividi del cibo. Questo è quello che fanno le persone, collaborano solo per cercare di aiutarsi a vicenda». Definisce la forza dell’Ucraina «indistruttibile»: «Non abbiamo scelta. Abbiamo un obiettivo molto chiaro: stiamo combattendo per la nostra terra, per il nostro futuro». Adesso, Shevchenko si trova a Doha, ospite della Fifa in occasione dei Mondiali di calcio. Ma anche dalla capitale Qatarina, scrive Sky Sport, continua a tenere incontri con influenti politici di tutto il mondo, lanciando appelli per un maggiore sostegno al popolo ucraino invaso dalla Russia.


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