Tre ragazzi ritratti in una foto mentre passeggiavano lungo l’imbarcadero di Gravedona sono stati additati come ladri per giorni da una pagina Facebook nota in paese. Finché i carabinieri non li hanno fermati e hanno appurato che con i furti in paese non c’entravano nulla. La storia, raccontata da La Provincia di Como e da Il Giorno, comincia il 24 dicembre. I tre, un dipendente dell’ospedale di Gravedona, suo fratello e un loro amico in vacanza sul Lario, per due giorni sono stati messi alla gogna sui gruppi social dell’Altolago come i responsabili di una serie di furti messi a segno negli ultimi giorni a Menaggio e nei dintorni. «Facciamo le ronde, prendiamoli e facciamoli pentire di essere nati», «Organizziamo un gruppo di fuoco», «Hanno capito che la giustizia qua fa ridere, e peggio di loro c’è chi nega l’evidenza», alcuni dei commenti sui social. Le loro fotografie sono diventate virali. Ma quando i carabinieri della compagnia di Menaggio li hanno fermati e controllati, si è scoperto che con i furti non c’entravano assolutamente nulla. Ora a carico di chi ha postato minacce e altro potrebbero scattare denunce.
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