Dakar, il camion salta la duna e investe lo spettatore italiano appostato per le foto – Il video

L’uomo è poi morto prima che l’elicottero dei soccorsi riuscisse a raggiungere l’ospedale di Riad. Sarebbe un 69enne di Torino

Sarebbe un 69enne di Torino la vittima dell’incidente avvenuto ieri, 10 gennaio, nel corso della nona tappa del rally Dakar (già conosciuto come Parigi-Dakar) in corso in Arabia Saudita, nel percorso desertico tra Riad e Harad. L’ambasciata italiana a Riad è in contatto con la famiglia della vittima e segue da vicino il caso in stretto raccordo con la Farnesina. Secondo le ricostruzioni dei testimoni, e come mostra il video qui riprodotto, l’uomo si sarebbe accucciato dietro a una duna per fare delle fotografie, rendendosi di fatto invisibile al pilota e al copilota di uno dei camion impegnati nella corsa, quello guidato da Ales Lopais. Quando il mezzo ha oltrepassato la duna, ha centrato l’uomo. Come si evince dal video, che include le immagini della telecamera di bordo del veicolo, Lopais e il collega hanno potuto appena percepire qualcosa di anomalo oltre la duna, ma complice la nube di sabbia sollevata non si sono neppure accorti di aver investito uno spettatore. I due hanno saputo del tragico epilogo soltanto al rientro al bivacco a fine corsa. L’uomo investito è rimasto ferito seriamente. Soccorso e trasportato in elicottero verso l’ospedale di Riad, è spirato prima di raggiungere il nosocomio.


Manovre pericolose

Nei giorni scorsi, secondo quanto ricostruisce l’agenzia Ansa, almeno altre due volte si sono rischiati incidenti simili a quello avvenuto ieri, 10 gennaio, con i camion che suonavano il clacson all’impazzata per far spostare gli spettatori, posizionatisi pericolosamente in vicinanza del loro passaggio. Il tracciato della Dakar, che si snoda su un percorso prevalentemente desertico, non è delimitato da cordoli. Lungo il percorso sono presenti punti sicuri da cui gli spettatori possono assistere alla corsa, ma la sorveglianza sul rispetto delle posizioni indicate è pressoché inesistente. L’Amaury Sport Organization, che organizza la competizione e che ha diramato ieri la notizia del tragico incidente, non ha voluto al momento rilasciare altre dichiarazioni.


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