Boschi-Donzelli, lo scontro al veleno sui guai con la giustizia in famiglia: «Quando hanno arrestato tuo fratello siamo stati zitti. Tu invece…» – I video

L’ex ministra parte all’attacco dopo che il coordinatore di FdI si è detto assolutamente garantista. E ricorda come si comportò FdI quando è stato indagato e processato Pier Luigi Boschi per il caso di Banca Etruria

Sono le vicende giudiziarie famigliari ad accendere il dibattito tra Maria Elena Boschi e Giovanni Donzelli nel faccia a faccia a Porta a porta andato in onda ieri, 26 gennaio, a su Rai1. Seppur nel clima ovattato al tavolo di Bruno Vespa, tra l’ex ministra renziana e il coordinatore di Fratelli d’Italia non mancano stilettate avvelenate e colpi sotto la cintura mentre si discute di intercettazioni e della linea del governo. Soprattutto quando si rievocano i rispettivi famigliari e le loro vicissitudini con la giustizia. La scintilla che dà fuoco alle polveri di Boschi è l’intervento di Donzelli, che ci tiene a chiarire come la posizione della maggioranza e del governo, oltre che propria, è di assoluto garantismo in tema di Giustizia. Una posizione che sorprende oggi Boschi, visto che in passato, come lei stessa ricorda, lo stesso Donzelli da consigliere regionale toscano sembrava di tutt’altro avviso: «Sentire queste parole dall’onorevole Donzelli – dice Boschi – senza fare troppa polemica, ma lui sa benissimo come negli anni passati da banchi del parlamento e del consiglio regionale ha fatto delle battaglie politiche su delle indagini in corso, come quella su Banca Etruria o quella sulla famiglia Renzi, che si sono risolte poi in un’assoluzione piena, quindi non c’è stata alcuna condanna». E quindi l’ex ministra ricorda gli attacchi del collega di FdI e del suo partito: «Però voi e lei nello specifico l’ha usata come arma politica, in modo demagogico e giustizialista».


L’arresto del fratello di Donzelli

Ed è a quel punto che arriva l’affondo, con Boschi che va a ripescare il caso che ha coinvolto la famiglia di Donzelli: «Quando hanno arrestato suo fratello, sa che noi non l’abbiamo fatto. Anzi, io le faccio gli auguri perché sono garantista davvero. E nessuno l’ha attaccata, speriamo si accerti positivamente questa vicenda. Allora va bene che quando uno va al governo cambia posizione su tutto – rincara Boschi – E siete diventati quelli della retromarcia, però non può venirmi a dire cose che proprio cozzano con quel che ha detto negli ultimi anni. Proprio a me poi».


«Mio fratello vota Renzi come voi»

Il fratello di Giovanni Donzelli, Niccolò, è stato arrestato lo scorso ottobre nell’inchiesta della procura di Firenze su alcune presunte bancarotte fraudolente. Niccolò Donzelli in particolare è finito tra gli indagati per il suo ruolo di presidente del Cda di Antiche tipografi e di Aria advertising, due delle società finite nel mirino della Guardia di finanza per accertamenti. Un caso secondo Giovanni Donzelli che poco o niente c’entra con quello del padre di Maria Elena Boschi. Così il coordinatore di FdI ribatte a testa bassa prendendo nettamente le distanze dal fratello: «L’unica cosa che unisce la vicenda di mio fratello con le vicende che hanno riguardato l’onorevole Boschi è che lei così come mio fratello votano il partito di Matteo Renzi. Ha sempre votato per il centrosinistra. È per questo che non è mai stato collegabile con la mia vita politica». Boschi a quel punto ribatte: «Io le auguro di cuore che ci sia un’altra cosa che unisca le vicende: che mio padre è stato assolto e mi auguro che possa esserlo anche suo fratello, perché io non ho niente contro di lui. Certo trovo surreale che lei prenda le distanze da suo fratello».

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