Ucraina, attentato al mercenario russo Mangushev. Si considerava l’inventore del simbolo «Z»

Colpito alla testa, è in gravi condizioni. Pochi mesi fa era apparso in un video con in mano un teschio che raccontava appartenere a uno dei combattenti dell’acciaieria Azvostal

Nel video che lo ha reso tristemente celebre era apparso con in mano un teschio, che raccontava appartenere a uno dei combattenti ucraini dell’acciaieria Azovstal. Il mercenario russo Igor Mangushev è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa durante un attentato avvenuto nella parte orientale dell’Ucraina, quella controllata da Mosca. I media internazionali parlano di condizioni attuali gravissime, mentre l’amico e mercenario Boris Rozhkin ha diffuso su Telegram le immagini di Mangushev sul letto d’ospedale privo di conoscenza con la testa fasciata e insanguinata. Un’aggressione che secondo diversi analisti sembra ora essere un avvertimento al leader feroce del gruppo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, denunciato da Kiev per crimini di guerra. Altre ipotesi invece parlano di una possibile vendetta per le brutalità compiute dalla Wagner a Bakhmut. Oltre al video con il teschio, Mangushev è noto per aver rivendicato l’invenzione del simbolo “Z”, la lettera diventata richiamo di battaglia per i russi impegnati al fronte in Ucraina, e per quelli rimasti a casa a sostenerla. 36 anni, prima di entrare nell’esercito usando il soprannome di Bereg, il mercenario era conosciuto come uno degli spin doctor televisivi più celebri della Russia.


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