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Inseguì un runner durante il lockdown, a processo il vicesindaco di Ferrara: «Non puoi correre, sfigato!». Quanto rischia di pagare

12 Febbraio 2023 - 13:21 Redazione
Nicola Lodi aveva pubblicato il video dell'uomo su Facebook, dandolo in pasto ai commenti. Ma il podista aveva il diritto di correre all'aperto per le sue condizioni mediche

Nicola Lodi rischia di dover risarcire 50 mila euro al runner che inseguì durante la pandemia di Covid-19. Era l’aprile del 2020, pieno lockdown quando il vicesindaco di Ferrara fermò e poi rincorse in auto un uomo che faceva attività sportiva nel centro della città estense. “Naomo” Lodi si avvalse anche di un megafono per dire all’uomo che «non può correre tutti i giorni in barba a tutti, non può, vada a casa!». E ancora: «Non puoi! Sfigato!», mentre il podista passava tra piazza municipale e via Garibaldi. Il vicesindaco e assessore alla sicurezza, poi, pubblicò il video su Facebook dando la scena in pasto agli utenti del social che si scagliarono contro il corridore: «Tagliategli le gambe», «aspettatelo col bastone», «sparategli e tirate bene». Solo che l’uomo aveva tutto il diritto di fare attività sportiva all’aperto, nonostante le restrizioni per contenere la diffusione del Covid, dato che a causa di problemi psichiatrici era autorizzato a muoversi per le vie cittadine. Così come confermato da vari certificati medici che indicavano la necessità di svolgere attività motoria intensa per ottenere parziale sollievo, oltre ai farmaci.

Il processo

Ora, il legale della vittima accusa Lodi di diffamazione grave – data la notorietà di Naomo e quindi l’ampia diffusione dei video, oltre alle espressioni denigratorie, dequalificanti e ingiuriose nei commenti – e chiede al vicensindaco il risarcimento dei danni: 50 mila euro. L’apertura del processo civile è fissata fra poco più di un mese, il prossimo 15 marzo. Furono moltissimi a rispondere a Lodi su Facebook e 200 di questi finirono sotto indagine. Mentre una ventina venne selezionata per il processo. Il processo è ancora in fase interlocutoria e, dal canto suo, il vicesindaco di Ferrara, per voce del suo avvocato, fa notare di essersi già scusato per l’episodio, nel 2021, su la Nuova Ferrara, che ora dà notizia dell’accusa. Lodi aveva parlato di un «episodio spiacevole», un «malinteso», per il quale prova «rammarico» ed «esprime amarezza». Il legale del podista gli aveva risposto: «Discolparsi adesso non è sufficiente».

In copertina: FACEBOOK / Nicola Lodi

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