Tensioni in Moldavia, filorussi invadono le piazze e tentano irruzione nella sede del governo – Il video

I manifestanti chiedono le dimissioni di Maia Sandu e le elezioni anticipate, ma il partito della presidente accusa che l’obiettivo è la destabilizzazione del Paese

Le piazze della Moldavia si riempiono di filorussi. Oggi, 28 febbraio, in centinaia si sono riversati tra le strade della capitale moldava Chisinau per chiedere le dimissioni del governo della presidente Maia Sandu e le elezioni anticipate. Stando a quanto riferisce la stampa locale, una parte dei manifestanti ha tentato di fare irruzione nella sede del governo, ma sono stati bloccati dalle autorità e si sono così diretti verso il municipio della città. Alcuni dimostranti sono stati arrestati. «Chiediamo elezioni anticipate. Il governo deve pagare le bollette delle persone che sono aumentate più volte per colpa delle autorità», spiegano. A organizzare la protesta è stato il Movimento per il popolo, che racchiude diverse organizzazioni tra cui il partito filorusso Sor. Un parlamentare di quest’ultimo, Vadim Fotescu, ha dichiarato: «Chiediamo anche che venga osservata la neutralità, come è scritto nella costituzione, in modo che il nostro Paese non sia trascinato in operazioni di guerra». Ma secondo il Partito d’Azione e Solidarietà queste manifestazioni sono solo un tentativo di destabilizzare il Paese, obiettivo di Vladimir Putin.


Perché la Moldavia è nel mirino di Mosca

La Moldavia sarebbe da diverso tempo nel mirino di Mosca. L’intelligence ucraina di recente aveva avvisato i funzionari moldavi che la Russia starebbe progettando di destabilizzare la Moldavia. E, solo nei giorni scorsi, i servizi segreti di quest’ultima avrebbero sorpreso due cittadini stranieri a «compiere operazioni di spionaggio». Secondo quanto si apprende, i due incriminati avrebbero raccolto informazioni sensibili per un gruppo straniero di «tecnologia politica e ingegneria sociale» con l’obiettivo ultimo di organizzare azioni volte a minare la stabilità in Moldavia e rovesciare il governo. Ma il casus belli di Mosca in Moldavia è la Transnistria, una fascia di territorio lungo il confine con l’Ucraina che alle spalle ha una lunga storia di conflitti geopolitici e la cui autoproclamata indipendenza non è mai stata riconosciuta dalla Russia. Infine, a maggio scorso i media ucraini avevano lanciato l’avvertimento che Mosca avesse un piano per invadere la Moldavia e prendersi la Transinistria.

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