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Sgarbi affogato dagli incarichi, no ad Arpino: «Non ho tempo per fare il sindaco, ma l’assessore sì». In ballo ancora Sutri (contro FdI e FI)

Domani 27 marzo il sottosegretario alla Cultura del governo Meloni scioglierà la riserva su Sutri, dove potrebbe puntare a un secondo mandato da sindaco con l'appoggio della Lega

Di fare il sindaco di Arpino, o almeno provarci, Vittorio Sgarbi non ha nessuna intenzione, più che altro per il tempo libero sempre più raro. Ma tra i mille impegni del sottosegretario della Cultura, oltre che consigliere regionale in Lombardia, sindaco di Cutri, pro-sindaco di Urbino e assessore a Viterbo, per citarne alcuni, il critico ha detto di essere «pronto a fare la mia parte per valorizzare questo splendido Comune. Se lo vorrete – ha detto in una conferenza stampa nel centro storico della città che diede i natali a Cicerone – saró il vostro assessore alla Cultura, come sindaco non avrei il tempo». Per il comune di 6.200 abitanti in provincia di Frosinone a correre come sindaco ci sarà quindi il vice dell’attuale primo cittadino, Renato Rea, Massimo Sera. Ma per Sgarbi il tempo delle scelte è ancora in corso. Da ieri 25 marzo si è preso 48 ore per riflettere su che cosa fare per il futuro di Sutri, nel Viterbese, dove il sindaco Sgarbi non ha ancora deciso se ripresentarsi o no. Domani 27 marzo Sgarbi dovrebbe sciogliere la riserva, mentre FdI e Forza Italia avrebbero già l’accordo per sostenere il melograno Matteo Amori, come riporta Repubblica. Sgarbi invece potrebbe correre appoggiato da una lista civica guidata dal suo attuale vice, Lillo Di Mauro, e dalla Lega.

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