Bimbo di 8 anni morto a scuola a Sant’Antonio Abate, cinque indagati: i sospetti sul defibrillatore rimasto inutilizzato

Nell’inchiesta sono coinvolti il pediatra che non aveva mai trovato segnali di possibili malattie cardiache del piccolo e quattro operatori scolastici

Sono cinque gli indagati per la morte del piccolo Giovanni, il bambino di otto anni deceduto dopo un malore a scuola, a Sant’Antonio Abate nel Napoletano. Secondo il Mattino e l’edizione locale di Repubblica, l’apertura dell’indagine per omicidio colposo della procura di Torre Annunziata è un atto dovuto per permettere la nomina dei periti di parte in vista dell’autopsia sul bambino morto davanti ai suoi compagni di classe. L’inchiesta vede coinvolto un pediatra e quattro persone nell’organico della scuola. Il medico avrebbe visitato il bambino di recente, ma non avrebbe mai trovato segnali su una possibile disfunzione o malformazione cardiaca. Il personale scolastico invece sarebbe coinvolto nell’indagine per il mancato uso del defibrillatore, presente nell’istituto scolastico. Ancora da chiarire se il defibrillatore fosse guasto o non ci fosse nessuno in grado di utilizzarlo. Subito dopo il malore avvenuto nell’aula magna dell’Istituto De Curtis mezz’ora prima della fine delle lezioni, sul bambino era stato subito fatto un massaggio cardiaco nel tentativo di rianimarlo, ma dopo la corsa in ambulanza verso l’ospedale è morto. Le indagini cercheranno di chiarire se proprio quel defibrillatore avrebbe potuto salvare la vita al piccolo e se il mancato uso ha quindi compromesso i tentativi di soccorso successivi.


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