La relazione segreta di Messina Denaro? Violava perfino il codice di Cosa Nostra. La sfida tra boss nei pizzini del tradimento

Il secondo comandamento del codice di “Divieti e doveri” dei clan mafiosi parla chiaro: «Non si guardano mogli di amici nostri». Così il capo dei capi l’ha infranto

L’amore tra Matteo Messina Denaro e la maestra Laura Bonafede, moglie del fedelissimo Salvatore Gentile, non è solo un tradimento. È anche una grave violazione del codice dei “Divieti e doveri” di Cosa Nostra. Più precisamente l’articolo 2: «Non si guardano mogli di amici nostri». Il codice in questione, riferisce Repubblica, è stato ritrovato tra i pizzini del boss Salvatore Lo Piccolo. Una violazione che metteva in un certo disagio il boss numero 1 di Cosa Nostra. Condizione che trapela anche in un pizzino della stessa Laura Bonafede: «Una volta al limoneto, mi dicesti che al ritorno di un Uomo e, successivamente, di Bamby, la nostra Amicizia si interrompeva». Il cosiddetto “Uomo” con buona probabilità è il padre della donna, Leonardo Bonafede, anche lui devoto ai Denaro e capomafia di Campobello di Mazara. Mentre “Bamby” sarebbe il marito della maestra Salvatore Gentile.


L’Amicizia secondo Laura Bonafede

«Ricordo che ti risposi che non ne vedevo il motivo. Mi ero quasi offeso (Bonafede parlava di sé al maschile per celare la sua identità, ndr) per il tuo dire, come se la nostra Amicizia era per me una sorta di tappabuchi, un passatempo», proseguiva la donna. «Caro Amico Mio io da solo ci so stare benissimo, credo che lo hai capito che non mi interessa la compagnia di nessuno». Poi la rivelazione del senso di colpa: «Sì, mi sono sentito un traditore, anomalo ma sempre traditore e intruso. Ma è da tanto che non provo questi sentimenti. Ci apparteniamo nel bene o nel male». Tra chi sapeva della relazione segreta tra i due c’è Martina Gentile, figlia di Laura Bonafede e il marito Salvatore, attualmente indagata per favoreggiamento. Ora il boss Gentile sta scontando l’ergastolo al carcere di Sassari, con l’accusa di essere il responsabile di due omicidi con Messina Denaro.


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