Orsi in Trentino, la Corte dei Conti: l’abbattimento potrebbe costituire danno erariale

Analogie e differenze con il precedente delle marmotte abbattute in Alto Adige: costò oltre 500 mila euro all’ex presidente

Nell’acceso dibattito sul destino degli orsi Jj4 e Mj5 inizia a muoversi anche la Procura della Corte dei Conti, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni. Massimo riserbo sulla questione, ma la magistratura contabile avrebbe aperto un’inchiesta sulla gestione degli esemplari negli ultimi anni e sulle azioni adottate dalla Provincia per monitorare gli orsi. A riferirlo è il Corriere del Trentino, che precisa come nel mirino della Procura ci sarebbero anche i risarcimenti dei danni che l’ente pubblico ha pagato ad allevatori, agricoltori e alle vittime delle aggressioni. Se dovesse essere accertata una cattiva gestione del noto progetto Life Ursus, ideato negli anni passati per introdurre orsi in Trentino, si potrebbe configurare un danno erariale.


Il precedente delle marmotte

Sul fronte erariale centrale è anche il tema degli abbattimenti. Come evidenzia il giornale trentino, l’orso è infatti una specie di interesse comunitario, uno dei maggiori mammiferi tutelato da norme sia a livello europeo che nazionale, è di proprietà pubblica e pertanto l’uccisione potrebbe portare in via puramente ipotetica a un danno erariale. Non un caso isolato. Era già successo in Alto Adige con la caccia alle marmotte che era costata all’ex presidente Luis Durnwalder ben 568 mila euro. Per il momento, però, si tratta solo di ipotesi. Sicuramente, la situazione dei due orsi in questione è molto diversa da quella delle marmotte e si porta con sé una complessità maggiore perché sono esemplari ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica. Intanto, mentre oggi continueranno i lavori del Tavolo tecnico del Mase, in cui saranno sentite le associazioni animaliste, i magistrati iniziano a fare le loro valutazioni.


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